2. Alloy Elite 2
Nonostante la Alloy Elite 2 apporti, come detto, alcune modifiche estetiche e strutturali interessanti rispetto al precedente modello, il design resta fondamentalmente quello.
Si tratta, dunque, di una meccanica full-size dalle dimensioni piuttosto standard (444x174x37,4mm) e disponibile al momento soltanto con layout US (ANSI) e UK (ISO), quest'ultimo da noi caldamente consigliato in relazione al suo formato, facilmente riconducibile a quello italiano.
Gli switch sono a vista mentre il telaio non è più in alluminio, ma bensì in acciaio, elemento che, oltre a conferire alla tastiera solidità e robustezza, ne aumenta il peso, che arriva a toccare ben 1,53kg.
Sul lato sinistro troviamo tre tasti dedicati con i quali è possibile controllare l'intensità della luminosità , cambiare effetto e attivare o disattivare la modalità game.
A destra abbiamo invece i tasti multimediali (Indietro, Play/Pausa, Avanti e Mute) anch'essi retroilluminati, oltre ad una rollbar in metallo per il controllo del volume.
Gli indicatori di stato, posti al di sopra del tastierino numerico, sono soltanto tre e comprendono Caps Lock, Num Lock e modalità game.
Una delle novità principali introdotte dalla nuova Alloy Elite 2, sono sicuramente i keycaps OEM ABS "Pudding".
Tale tipologia, rispetto alle soluzioni classiche, permette di esaltare maggiormente la retroilluminazione grazie ad una struttura in larga parte traslucida.
Nello specifico, quelli di serie sono in ABS, ma vi ricordiamo che HyperX produce già anche keycaps dello stesso tipo in PBT Double Shot, disponibili all'acquisto separatamente.
Non male anche il font, di dimensioni generose, chiaro in lettura e con uno stile piacevole.
Rimossi i keycaps metteremo a nudo gli switch, gli HyperX Red, i primi modelli di produzione propria.
Questi ultimi sono caratterizzati da un housing trasparente per favorire la retroilluminazione RGB, da una base rossa e non nera (come siamo soliti vedere) e da uno stem del solito colore.
Il materiale di cui è composto lo switch non è indicato dal produttore, ma presumiamo si tratti di ABS.
Gli HyperX Red sono interruttori di tipo lineare, con una forza operativa di 45g ed un punto di attivazione pari a 1,8mm, mentre la corsa completa è di 3,8mm, specifiche sulla carta molto vicine a quelle dei più blasonati CHERRY MX Red.
Inoltre, anche se La Alloy Elite 2 per il momento è disponibile solo con switch di tipo Red, per completezza di esposizione vi rendiamo partecipi anche dell'esistenza degli HyperX Aqua (variante con feedback tattile, simili agli CHERRY MX Brown) e degli HyperX Blue.
Dando uno sguardo al retro della tastiera, il margine superiore nasconde una porta USB di tipo passthrough, funzionale sia per dati che per il collegamento di altre periferiche.
Ovviamente, per il funzionamento di questa porta e della tastiera stessa sarà necessario collegare entrambi i connettori USB, il cui contenuto spessore ne permette l'inserimento su porte adiacenti.
Il cavo, poi, risulta ben rifinito grazie al solito rivestimento cordato di ottima qualità anche se, purtroppo, è solidale al resto della struttura e, dunque, non può essere rimosso.
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La base della tastiera presenta quattro pad in gomma che garantiscono la massima stabilità sul piano d'appoggio, così come sono gommati anche i due supporti regolatori, mentre non è presente alcuna canalina per un istradamento laterale del cavo, essendo quest'ultimo non in linea con la base.
Una volta collegata al PC, salta subito all'occhio la stupenda retroilluminazione RGB di questa Alloy Elite 2, favorita indubbiamente dai keycaps Pudding e dalla presenza di una striscia luminosa che, in pratica, separa i comandi dedicati aggiuntivi dal resto.
