11. Overclock


G.SKILL Trident Z5 RGB DDR5-6400 CL32 11. Overclock 1 


Per verificare la bontà dei chip utilizzati sulle G.SKILL Trident Z5 RGB DDR5-6400 CL32 abbiamo cercato le combinazioni di timings, tensione e frequenze, tali da garantire un miglioramento delle prestazioni rispetto ai dati di targa.

In questa serie di prove abbiamo utilizzato il divisore di memoria più appropriato ed impostato le tensioni secondo il seguente schema:

  • VDD = 1,45V
  • VDDQ = 1,45V
  • VCCSA = 1,23V
  • V-IMC =1,35V

Come per i precedenti test abbiamo preferito operare fissando la frequenza dei PCore della CPU ad un valore di 5GHz e quella degli ECore a 3,7GHz, così da contenere la temperatura della stessa entro limiti ragionevoli e garantire il massimo delle prestazioni sul memory controller.

In tal modo avremo la certezza che la massima frequenza raggiunta sulle memorie non sia stata limitata dall'IMC della CPU che, pur essendo abbastanza efficiente, potrebbe essere negativamente influenzato da un eccessivo riscaldamento.

Per lo stesso motivo, abbiamo scelto di non applicare nessun overclock sulla CPU cache che è stata mantenuta alla frequenza di 3600MHz.


G.SKILL Trident Z5 RGB DDR5-6400 CL32 su ASUS ROG Z690 MAXIMUS EXTREME

G.SKILL Trident Z5 RGB DDR5-6400 CL32 11. Overclock 2  G.SKILL Trident Z5 RGB DDR5-6400 CL32 11. Overclock 3 
SuperPI 1.5 Mod XS 32M
G.SKILL Trident Z5 RGB 32GB DDR5-6400 CL32 6600MHz 32-39-39-102 2T Gear 2
VDD:1,45V; VDDQ:1,45V
Cinebench R23
G.SKILL Trident Z5 RGB 32GB DDR5-6400 CL32 6600MHz 32-39-39-102 2T  Gear 2
VDD:1,45V; VDDQ:1,45V


Il primo obiettivo che ci siamo posti è stato quello di individuare la frequenza massima raggiungibile dalle G.SKILL Trident Z5 RGB DDR5-6400 CL32 senza alcuna limitazione riconducibile ad una impostazione troppo aggressiva dei timings o troppo contenuta della tensione.

Il miglior risultato ottenuto è stata una frequenza di 6600MHz 32-39-39-102 2T Gear 2 in piena stabilità applicando 1,45V di tensione a VDD e VDDQ e 1,23V al VCCSA.

Ogni altro tentativo eseguito con tensioni maggiori o latenze più alte non ha sortito alcun effetto positivo in termini di frequenza massima raggiungibile, ragione per cui possiamo ritenere di aver raggiunto il limite fisico degli ICs Hynix in condizioni di raffreddamento convenzionale.


G.SKILL Trident Z5 RGB DDR5-6400 CL32 11. Overclock 4  G.SKILL Trident Z5 RGB DDR5-6400 CL32 11. Overclock 5 
SuperPI 1.5 Mod XS 32M
G.SKILL Trident Z5 RGB 32GB DDR5-6400 CL32 6400MHz 30-38-38-76 2T Gear 2
VDD:1,42V; VDDQ:1,42V
Cinebench R23
G.SKILL Trident Z5 RGB 32GB DDR5-6400 CL32 6400MHz 30-38-38-76 2T Gear 2
VDD:1,42V; VDDQ:1,42V


Successivamente abbiamo verificato la massima frequenza raggiungibile in piena stabilità applicando un set di timings leggermente più spinti rispetto a quelli indicati dal produttore.

Dopo svariate prove siamo giunti ad un buon compromesso con un'impostazione di 30-38-38-76 2T a 6400MHz applicando una tensione VDD e VDDQ pari a 1,42V e 1,23V al VCCSA.


Comparative

Per concludere, al fine di verificare l'effettivo guadagno in termini di prestazioni operando in condizione di overclock, abbiamo effettuato una comparativa tra i risultati ottenuti in alcuni dei benchmark più significativi nelle due condizioni di cui sopra con quelli ottenuti in precedenza con i dati di targa.


G.SKILL Trident Z5 RGB DDR5-6400 CL32 11. Overclock 6


G.SKILL Trident Z5 RGB DDR5-6400 CL32 11. Overclock 7


G.SKILL Trident Z5 RGB DDR5-6400 CL32 11. Overclock 8


G.SKILL Trident Z5 RGB DDR5-6400 CL32 11. Overclock 9


G.SKILL Trident Z5 RGB DDR5-6400 CL32 11. Overclock 10


Analizzando i grafici ci possiamo rendere conto che nelle due condizioni di overclock abbiamo un leggero guadagno in prestazioni rispetto a quelle restituite con le memorie impostate a default, con la migliore che risulta essere DDR5-6600 CL32.

Tuttavia, il guadagno risulta talmente trascurabile che sconsigliamo caldamente di stressare oltremodo il kit di memoria con tensioni fuori specifica per l'utilizzo quotidiano.

Diverso il discorso per l'overclock professionale dove, utilizzando sistemi di raffreddamento estremi sia sul processore che sulle memorie, si possono ottenere incrementi sia in termini di frequenza massima che di latenze, con prestazioni complessive di tenore decisamente diverso.