5. Test di stabilità


In questa sessione di test andremo a valutare la stabilità delle memorie con la frequenza ed i timings dichiarati dal produttore.

Le G.SKILL Ripjaws V 3000MHz 16GB sono dotate di un profilo XMP che consigliamo caldamente di usare per semplificare tutte le operazioni di configurazione.

Una volta selezionato quest'ultimo, la scheda madre ha impostato in automatico il divisore delle memorie a 1:30, il BCLK a 100MHz, il VDRAM a 1,35V ed i valori più appropriati per i vari timings.

Nel caso si dovesse verificare un mancato avvio del sistema, è possibile far funzionare i moduli con la seguente impostazione manuale: CAS 15, tRCD 15, tRP 15, tRAS 35, tRC 50, tRFC1 391, tRFC2 241, tRFC4 166, tRRDL 7,  tRRDS 6 e tFAW 30.


G.SKILL Ripjaws V 3000MHz 16GB 5. Test di stabilità 1  G.SKILL Ripjaws V 3000MHz 16GB 5. Test di stabilità 2 
Test di stabilità a 3000MHz 15-15-15-35 2T @ 1,35V


Come potete osservare dagli screenshot soprastanti, siamo riusciti a trovare la stabilità con timings, frequenze e tensioni previste dal costruttore.

Successivamente abbiamo modificato il valore del Command Rate da 2T a 1T per valutare ulteriormente le qualità delle memorie a parità di impostazioni ed il relativo impatto in termini di performance.


G.SKILL Ripjaws V 3000MHz 16GB 5. Test di stabilità 3  G.SKILL Ripjaws V 3000MHz 16GB 5. Test di stabilità 4 
Test di stabilità a 3000MHz 15-15-15-35 1T @ 1,35V


Anche con il Command Rate impostato in modo più aggressivo le memorie non hanno presentato il minimo cenno di errore, risultando assolutamente stabili in entrambi i test; nel 3DMark Fire Strike, pur essendo un benchmark VGA dipendente, abbiamo registrato un leggero aumento delle prestazioni imputabile, probabilmente, ad un miglioramento dei valori di banda.


G.SKILL Ripjaws V 3000MHz 16GB 5. Test di stabilità 5  G.SKILL Ripjaws V 3000MHz 16GB 5. Test di stabilità 6 
Larghezza di banda memoria 2T
Larghezza di banda memoria 1T


Una volta appurato che l'impostazione più aggressiva del Command Rate non compromettesse la stabilità delle memorie, siamo andati a verificare quali benefici possa apportare dal punto di vista delle prestazioni.

Utilizzando due software specifici come AIDA64 e Sandra Lite 2015, con i quali abbiamo svolto i test di banda in entrambe le condizioni, abbiamo ottenuto un quadro più ampio riguardo ai vantaggi apportati da un setting più aggressivo delle memorie.

Passando da CR2 a CR1 abbiamo rilevato, tramite il software AIDA64, un aumento medio in lettura di circa 496 MB/s ed un abbassamento della latenza pari a 0,5ns; più corposo è stato l'aumento della larghezza di banda misurato con SiSoft Sandra 2015, che ha restituito un valore superiore di ben 864 MB/s.