8. Prova sul Campo


Siamo finalmente giunti al momento fatidico, la prova del fuoco in cui queste due nuove proposte G.SKILL dovranno guadagnarsi il punteggio finale, senza sconti e alla prese con i soliti titoli del panorama competitivo quali Counter Strike e Heroes of the Storm, ma anche con il nuovo Star Wars Battlefront in beta, capitato "a fagiolo" proprio durante gli ultimi giorni di test.


G.SKILL Ripjaws KM780 RGB & MX780 RGB 8. Prova sul Campo 1 


Ripjaws KM780 RGB

Partendo da un'impressione molto positiva sulla tastiera KM780 circa le sue qualità costruttive, viene da sé che, almeno per quanto riguarda l'ergonomia, si delineano poche sorprese all'orizzonte.

Solo qualche centimetro più grande di una normale 104 tasti, la tastiera Ripjaws occupa un ragionevole spazio sulla scrivania, magari con più sviluppo in profondità a causa del poggiapolsi removibile, che abbiamo gradito mantenere per avere una certa comodità anche dopo molte ore.

Ad un primo approccio abbiamo dovuto rapportarci al layout US internazionale, sempre un po' seccante per le ovvie differenze fisiche di alcuni keycaps (INVIO e SHIFT sinistro), che rende necessario un buon periodo di apprendimento.

Sulla sinistra abbiamo i tasti aggiuntivi programmabili, ovviamente troppo distanti per un uso veloce in azione negli FPS, ma altrettanto comodi in molte altre situazioni diverse, produttività in primis.

Avendo a che fare con una tastiera interamente programmabile, e con tre profili richiamabili tramite i tasti dedicati, possiamo affermare di avere in mano molte più potenzialità di quante umanamente utilizzabili da un solo recensore in un periodo di prova limitato.

Le prestazioni generali sono ovviamente determinate in gran parte dalla presenza degli switch meccanici Cherry MX Brown, un tipo di attuatore con feedback tattile che si traduce in uno "scalino" avvertibile in corrispondenza del punto di attivazione.

Consistente e silenzioso in gioco, tale switch si sposa bene con un ampio ventaglio di usi possibili, non solo gaming, come digitazione e produttività, campi in cui si difende molto bene anche perché meno sconvolgente per chi proviene da anni di tastiere a membrana.

Qualche giocatore di FPS potrebbe preferire la versione MX Red, installato sull'altro modello di KM780 RGB in commercio, poiché lineare e più reattivo alla doppia pressione veloce (il double-tap).

Impeccabile la risposta grazie al sistema di Key Rollover che ci consente di premere un numero qualsiasi di tasti (solo sei nella modalità ad alta compatibilità 6KRO) contemporaneamente e senza il minimo problema di ghosting che comunemente affligge le tastiere a membrana.

Tale tecnicismo si traduce quindi, per noi, nell'affidabilità totale della tastiera, che trasmetterà il nostro input in ogni condizione possibile qualunque sia la nostra velocità o la combinazione di tasti usata.


G.SKILL Ripjaws KM780 RGB & MX780 RGB 8. Prova sul Campo 2


Qualche ora di gioco, tra sparatutto, arene ed altre avventure, ci ha dato prova sufficiente di ciò, ma ci ha consentito anche di provare gli insoliti keycaps profilati forniti in bundle.

Non è la prima volta che ci troviamo ad usare qualcosa di diverso dei soliti keycaps ad impronta cilindrica, ma almeno per quanto riguarda il set WASD ci siamo trovati per la prima volta alle prese con un profilo sicuramente "estremo" rispetto al solito.

C'è da farci l'abitudine, non c'è dubbio, e sono ottimi da usare in gioco quanto seccanti nella digitazione: un design meno estremizzato, ma con un evidente texture, sarebbe riuscito nello stesso intento senza penalizzare particolarmente ogni altro uso diverso dal gaming.


G.SKILL Ripjaws KM780 RGB & MX780 RGB 8. Prova sul Campo 3 


Ripjaws MX780 RGB

In maniera del tutto opposta, il mouse MX780 è stato molto più refrattario a rendersi familiare, ma alla fine siamo riusciti a spremerlo a fondo, ma non senza intoppi.

Seppure dotato di ergonomia adattabile, almeno sulla carta, ci sono alcuni aspetti reali nel design del mouse che possono interferire, comportando molto meno spazio utile di appoggio rispetto ai comuni modelli.

I grip laterali, sebbene ben costruiti ed ancorati ancora meglio, offrono una ridotta superficie uniforme ai lati e con le prese Claw e Fingertip ciò è alquanto limitante.

Per questo motivo, solo i giocatori Palm grip avranno, tendenzialmente, un approccio in ogni caso buono, ma ciò non è sufficiente per un mouse gaming che si propone essere poliedrico.

Una volta accomodati, con una presa PalmClaw, siamo partiti con un paio d'ore di gioco in deathmatch, finendo col rimanere piacevolmente sorpresi dal trovare dei "fondamentali" davvero ben congegnati e realizzati.

Parliamo del comportamento in generale delle parti meccaniche, dei pulsanti principali e della rotellina che abbiamo rilevato essere sicuramente precisa, con scatti ben definiti ma, allo stesso tempo, dotata di buona fluidità.

Più insolito il feedback dei pulsanti laterali, leggermente "tensionati", dalla corsa poco più lunga ma molto interessanti da usare ed apparentemente "più veloci" di quanto ci aspettassimo.

Sotto la scocca, il laser ADNS-9800 non è più la prima scelta, ma dimostra un ottimo comportamento sul tappetino in tessuto G.SKILL MP780, dove l'accelerazione hardware tipica del sensore è ridotta al minimo, garantendo una buona affidabilità anche ai giocatori low-senser.

Altri tessuti più ruvidi, come il Qck+ ed il Goliathus Control mostrano invece un comportamento decisamente peggiore, pertanto consigliamo di abbinare al Ripjaws MX780 se non lo stesso ottimo MP780, almeno un classico hardpad, sempre infallibile con questo tipo di sensori.