5. Ripjaws MX780 RGB - Parte seconda
La caratteristica fondamentale del nuvo mouse gaming di G.SKILL non è comunque il design, peraltro molto accattivante, ma ciò che ne deriva: arriviamo dunque alla sua capacità di trasformarsi all'occorrenza.
Personalizzabile in molti punti, il Ripjaws MX 780 RGB vuole essere modulare ed in questa pagina andremo appunto ad esplorare le funzionalità ed i pregi di questo sistema, che risulterà comunque di semplice utilizzo.
Squadrando dal basso la base del mouse rileviamo parecchi dettagli interessanti, che ci forniscono un primo indizio su aspetti qualitativi molto importanti.
Da notare come la base sia realizzata in alluminio, fredda al tatto e dall'aspetto spazzolato, su cui sono installati cinque padsurfer sufficienti a garantire la stabilità del mouse, ma sulle cui "finiture" avremmo da fare qualche appunto.
Per quanto la loro forma geometricamente regolare sia di grandissimo aiuto per una facile sostituzione degli stessi ricavandoli per ritaglio da "pad universali", quelli installati risultano tranciati di netto e per questo lievemente spigolosi.
Abbiamo per questo spolverato una "vecchia tecnica" dai tempi andati, quando si usava spesso tra i giocatori accaniti la sostituzione dei padsurfer per migliorarne le performance.
Con l'aiuto di un oggetto tondeggiante e liscio, come il tappo di una penna, siamo andati a premere lungo i bordi facendo forza delicatamente contro la base del mouse (e non parallelamente ad essa).
Ed ecco che il Ripjaws MX780 ha cambiato volto andando a scorrere meglio e con meno rumore ...
Nell'immagine superiore siamo andati a mostravi la vite di regolazione per il supporto palmare, che potremo alzare ed abbassare tramite la chiave a brugola fornita in dotazione.
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Potremo cosi modificare il Ripjwas MX780 con il supporto esteso per incontrare le necessità di mani grandi ed impugnature tendenzialmente Palm e Claw grip.
Segnaliamo per dovere di cronaca che, durante le operazioni, il supporto risulta sempre solido, senza giochi meccanici che potrebbero influenzare l'uso del mouse in maniera negativa.
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Allo scopo di personalizzare ulteriormente l'impugnatura possiamo ricorrere anche alle due coppie di scocche laterali disponibili in confezione, la prima una incavata con un profilo basso allargato (a sinistra) e la seconda lievemente bombata con un incavo sul frontale (a destra).
Tali supporti offrono, tra le altre cose, delle superfici di scorrimento addizionale, necessarie data la loro geometria: se fosse altrimenti, l'uso di tali profili determinerebbe una certa instabilità.
Sotto la lente d'ingrandimento le scocche risultano realizzate bene e si inseriscono alla perfezione grazie ad un semplice quanto efficace schema di incastri con dei piccoli magneti permanenti.
Avremmo voluto una maggiore estensione delle stesse, ma riprenderemo i motivi di questa nostra asserzione nella prova sul campo.
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Usando i grip opzionali si vengono a delineare quattro possibili configurazioni, ognuna delle quali particolarmente indicata per tipologie di prese differenti.
Possiamo consigliare la prima in alto per prese Palm rilassate sia per destrorsi che mancini, e l'ultima in basso a destra per prese molto aggressive, tendenzialmente Claw grip.
Le rimanenti sono le più versatili e consentono una presa solida senza rinunciare ad un buon appoggio per il mignolo a seconda della mano.
Giocando con le scocche laterali, scopriamo inoltre accesso alla terza ed ultima personalizzabile tramite gli accessori in dotazione: il peso.
Tramite le due zavorre da 4,5g saremo in grado di variare il peso della periferica da 111 a 120g circa, non esattamente una svolta evidente, ma pur sempre utile.
