4. Sistema di prova e Metodologia di Test
Sistema di prova
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Case | Banchetto Microcool 101 Rev. 3 |
Alimentatore | Seasonic X-1250W |
Processore | Intel Core I7-5930K |
Raffreddamento | Impianto a liquido |
Scheda madre | GIGABYTE X99-SOC Champion BIOS v. F4i beta |
Memorie | G.SKILL Ripjaws 4 F4-240015Q-32GR kit (4X4GB) |
Scheda video | SAPPHIRE R9280X Toxic Edition |
Unità di memorizzazione | Samsung 840 Pro 256GB |
Sistema Operativo | Windows 8.1 Pro 64bit Update 1 |
Benchmark utilizzati | Super PI 1.5 Mod XS AIDA64 Ver. 5.0 SiSoft Sandra Lite 2015 HandBrake 0.10.1 3DMark Fire Strike LinX 0.6.5 Prime95 V. 27.9 Build 1 |
Tutti i test sono stati eseguiti con la piattaforma sopra elencata ed installata su di un banchetto Microcool 101 Rev. 3.
Il raffreddamento della CPU è stato affidato ad un impianto a liquido ad alte prestazioni costituito da un waterblock EK Supreme HF, un radiatore TFC da 360mm con tre ventole Schyte Slip Stream SY1225SL12SH ed una pompa Swiftech MCP 655.
Allo scopo di migliorare le prestazioni delle G.SKILL Ripjaws 4 2400MHz 32GB, in particolare nei test che richiedono tensioni superiori a quelle nominali, le stesse sono state raffreddate tramite una coppia di ventole da 120mm identiche a quelle utilizzate sul radiatore, poste ad una distanza di circa 10 centimetri.
Metodologia
La sessione di test sarà svolta in quattro modalità distinte:
1. Valuteremo il funzionamento delle memorie a frequenza di default con le specifiche di targa dichiarate dal costruttore. Lo scopo di questa prova è di valutare se il kit è conforme alla frequenza operativa dichiarata. I risultati dei test non vanno considerati dal punto di vista delle performance, ma sono svolti solo per ottenere una prova di stabilità dell'intero sistema.
2. La successiva sessione servirà a misurare le performance delle memorie ed eventualmente a evidenziare qualche anomalia legata al loro funzionamento. Queste prove saranno effettuate prima nel trovare la frequenza massima di funzionamento in base al Cas utilizzato, applicando le tensioni operative più adeguate alla tipologia di ICs utilizzati e, una volta ottenute le massime frequenze operative, valuteremo le performance di bandwidth in modo tale da rendere il sistema il più trasparente possibile rispetto ai valori misurati. In questa serie di test, il sistema (scheda madre e CPU in primis) deve avere la minima influenza sulle misurazioni di bandwidth e latenza, in modo tale che queste siano le più veritiere possibili per permettere, se ripetute in sistemi equivalenti, di ottenere risultati analoghi. I valori ottenuti evidenziano le performance che le RAM sono in grado di assicurare al sistema, indipendentemente da scheda madre e CPU utilizzate, a parità di condizioni operative.
3. Analizzeremo, poi, il comportamento fuori specifica delle memorie con le migliori impostazioni ottenute nei test precedenti e, in aggiunta, verificheremo l'eventuale aumento di prestazioni in seguito all'overclock della memoria cache integrata nella CPU.
4. In conclusione, testeremo le RAM in modalità Low Voltage per vedere se sono in grado di operare nelle condizioni indicate dal relativo standard JEDEC.
I benchmark utilizzati per le prove di stabilità e di bandwidth sono: LinX 0.6.5 e Prime95 svolti per almeno 20 minuti, nonché varie prove di misurazione della banda passante con AIDA64 e SiSoft Sandra Lite 2015, per verificare che i risultati siano in linea con le impostazioni applicate.
Per avere un dato concreto sulle prestazioni restituite dal sistema, abbiamo scelto il software di codifica video HandBrake v. 0.10.1.