6. Sata 3.0 l'evoluzione dello standard 2.0

L'interfaccia SATA 3.0 si propone come naturale evoluzione dello standard SATA, raddoppiando il bandwidth disponibile (da 3 Gbps a 6 Gbps) e mantenendo piena compatibilità con i prodotti già in commercio. L'adozione della nuova elettronica SATA 3.0 all'interno dei comuni dischi meccanici, porta ad un incremento medio delle prestazioni tra il 10 e il 15%, valore non certo eclatante, ma fondamentalmente condizionato dalla architettura dei dischi a piatti rotanti.

Il controller integrato nelle schede madri è il modello 88SE9128 prodotto da Marvell, versione aggiornata del suo sfortunato predecessore affetto da svariati problemi, identificati nella fasi di validazione e mai introdotto realmente sul mercato. Questo modello è dotato di un controller RAID HW con una piccola CPU dedicata e supporta le modalità RAID 0 e 1.


Gigabyte GA-P55A-UD7  

Gigabyte GA-P55A-UD7  

Gigabyte GA-P55A-UD7  

Il diagramma a blocchi del controller SATA 3.0 Marvell 88SE9128 esemplifica le funzionalità integrate e le interfacce presenti.

La seconda immagine riporta i test di in modalità RAID 0 di due dischi SATA 3.0 prodotti da Seagate.


Attualmente i controller SATA3 operano al meglio con dischi di tipo meccanico, soprattutto in configurazione RAID, al contrario la controporte SSD necessita ancora di una profonda ottimizzazione, attuabile in futuro con un aggiornamento del firmware e dei driver del dispositivo. Le prestazioni in termini di banda passante ottenibili da una configurazione RAID 0 di dischi SATA3, possono essere equiparate, secondo Gigabyte, a quelle di un disco SSD, con l'ovvio vantaggio di un costo ridotto e una capacità decisamente superiore; non sono però state prese in considerazione le altre caratteristiche di un disco SSD, ovvero la ridotta latenza e le prestazioni costanti su tutte le celle di memoria.