6. CPU Core i7 BIOS Setting
Le CPU Intel Core i7 integrano molte funzionalità avanzate che possono essere attivate o disattivate secondo le specifiche esigenze dell’utente. Nel menù "CPU Feature" è possibile modificare questi parametri di funzionamento.
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Intel SpeedStep: Gestisce dinamicamente le frequenze di funzionamento e le tensioni della CPU al fine di ridurre i consumi
Turbo Mode Function: Attiva la modalità Turbo Boost delle CPU Core i7 al fine di innalzare oltre la frequenza di default uno dei core, in caso di utilizzo di applicavi non ottimizzati per il calcolo parallelo.
CxE Function: Imposta il massimo stato di “riposo” della CPU, più la modalità C è profonda, meno energia sarà consumata dalla CPU, di contro le prestazioni potrebbero calare in relazione ai tempi di risveglio del sistema dagli stati C più spinti.
Execute Disable Bit: Attiva o disattiva le funzionalità di protezione contro i buffer overflow, causati da software mal scritti o maligni. Questa impostazione dovrebbe essere sempre attiva al fine di garantire la massima sicurezza. Tutti i sistemi operativi Microsoft successivi a Windows XP Service Pack 2 integrano questa funzione, come anche la maggior parte dei kernel Linux.
Virtualization Technology: Le VT sono utilizzate da tutti i software di virtualizzazione commerciale per aumentare le prestazioni delle macchine virtuali installate insieme al sistema operativo principale, garantendo un più rapido accesso all’Hardware per l’accesso alla memoria e alle risorse condivise.
Intel HT Technology: Nata per le CPU Pentium 4, la tecnologia Hyper Threading è stata abbandonata per la prima generazione di CPU Core e con le CPU Nehalem è tornata in auge, ampiamente modificata ed ottimizzata. Il principio di funzionamento dell’HT prevede l’utilizzo delle unità di elaborazione di ogni core non utilizzate per un particolare task per altre operazioni gestendo, di fatto, due threads in contemporanea (ove possibile). L’attivazione della tecnologia HT fa vedere al sistema operativo un numero di core doppi rispetto a quelli nativi e a seconda del tipo di applicazioni e può portare a miglioramenti in termini di prestazioni tra il 10 e il 60%; sono però ancora pochi i programmi che permettono un elevato parallelismo nell’uso di tutti i giorni.
Active Processor Cores: Questa funzionalità è utile solo durante intense sessioni di benchmark che non richiedono l’uso di tutti i core della CPU, prevedendo l’attivazione di tutte, una o due unità di elaborazione.