Componentistica & layout - Parte 1

 

Enermax da diverso tempo sceglie per i suoi alimentatori prese filtrate pronte all'uso, spostando così parte del sistema di filtraggio dal PCB al connettore, senza dover saldare manualmente i componenti come accade per altri prodotti.

Nonostante entrambe le soluzioni siano valide, quella scelta da Enermax è senza dubbio più raffinata.


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I cavi di alimentazione sono saldati, ma utilizzano dei comodi innesti che hanno facilitato non poco la rimozione del PCB.

L'utilizzo di un interruttore a due vie, contrariamente a quelli utilizzati da molti altri concorrenti, interrompe entrambi i collegamenti, disconnettendo completamente l'alimentatore dalla rete elettrica.


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La rimozione del PCB è facilitata dall'utilizzo della paratia rimovibile, ancorata alla base mediante tre viti.

Dopo aver  staccato i cavetti dall'interruttore e rimosso le viti sia sul PCB che sul pannello modulare, abbiamo la possibilità di dare uno sguardo completo al circuito.


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La struttura è ben organizzata con le varie parti chiaramente distinguibili.

Come avremo modo di verificare, un tale risultato non è stato ottenuto grazie alla riduzione della componentistica, presente comunque in abbondanza, ma semplicemente dalla possibilità di raggruppare i vari elementi in maniera più razionale per via della ridotta dissipazione termica.

 

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Sul lato inferiore del PCB il discorso non cambia: anche qui troviamo piste perfettamente organizzate e saldature impeccabili.

Da notarsi l'utilizzo di tre shunt posti immediatamente prima del blocco di condensatori primari, che consentono di monitorare con maggiore efficacia la corrente assorbita in ingresso, ancora allo stadio di tensione di rete.

Altro elemento interessante è la generosa piastra ricavata in corrispondenza dei rettificatori d'uscita, che consente, grazie all'ampia sezione, di ridurre al minimo le cadute per effetto ohmico.

 

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Il pannello delle connessioni modulari è piuttosto particolare e spiega in parte il ridotto affollamento del PCB principale.

Siamo infatti di fronte ad una struttura doppia, costituita da due piastre sovrapposte.

La prima, esterna, si occupa principalmente di traferire la corrente ai vari cavi, aiutata nel lavoro da vari collegamenti esterni di supporto, la seconda parte, invece, è costituita dalla scheda di conversione DC-DC che si occupa della generazione delle tensioni da 5 e 3,3V, a partire dai 12V.

 

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