2. Visto da vicino - Parte prima
Il LiqFusion 240 fa un salto di qualità anche per quanto concerne il design, ora assolutamente più bello e curato rispetto a quanto visto sugli AiO di precedente generazione prodotti da ENERMAX.
Messe da parte le linee squadrate di un tempo, si è puntato su un raffinato waterblock di forma circolare, su tubi rivestiti finalmente in tessuto e su un accattivante radiatore caratterizzato da una verniciatura impeccabile.
Impossibile non notare, inoltre, l'insolito posizionamento della pompa, installata a ridosso dei tubi e che, a detta del produttore, dovrebbe garantire prestazioni migliorate.
La struttura esterna del waterblock è realizzata interamente in plastica e presenta il top in acrilico sia per mettere in bella mostra l'indicatore di flusso integrato che per esaltare l'appariscente illuminazione RGB assicurata da una serie di LED indirizzabili.
In alto possiamo osservare il foro di riempimento (con passo G1/4), necessario per le operazioni di rabbocco del liquido qualora scenda al di sotto della soglia consigliata, ovvero quando il flow indicator integrato smettesse di ruotare.
Purtroppo, per eseguire questa operazione bisognerà rimuovere preventivamente il waterblock dalla scheda madre così da poterlo inclinare ed aggiungere, quindi, il liquido.
Alle estremità della struttura sono poste inoltre le due viti per l'installazione sulle staffe di ritenzione che descriveremo in dettaglio nella prossima pagine.
ENERMAX, come gran parte dei produttori di soluzioni AiO, ha abbandonato i pad termoconduttivi preapplicati, tra l'altro di scarsa qualità, lasciando all'utente la possibilità di utilizzare una qualsiasi pasta termica a scelta senza dover preventivamente pulire la base.
A questo proposito, ricordiamo che in dotazione Enermax fornisce una siringa di pasta Dow Corning TC-5121 di buona qualità (circa 3W/mK).
La superficie in rame risulta perfettamente planare ed è caratterizzata da una finitura nichelata lucida di pregevole fattura.
Ai lati della base sono presenti otto viti atte a garantire una chiusura ermetica del waterblock.
Non integrando al suo interno la pompa, l'unico cavo presente sul waterblock è quello relativo ai LED ARGB, caratterizzato dal tipico connettore 3pin (+5V/Data/Ground).
