2. Visto da vicino - Parte prima
L'ENERMAX ETS-T50 AXE presenta una robusta struttura a singola torre caratterizzata da un accattivante look total black dalle dimensioni di 135.2x65x160mm per un peso che si attesta sui 900g circa a ventola installata.
Il retro accoglie una delle interessanti e numerose chicche che accompagnano questo dissipatore, in questo caso la Air Guide, una griglia in plastica rotabile di 360° che consente di direzionare il flusso d'aria ed ottimizzarlo a seconda delle esigenze del proprio sistema.
Facciamo presente che, qualora non ne aveste bisogno, è possibile rimuovere la stessa e sostituirla, all'occorrenza, con una ventola supplementare per una configurazione push pull.
Il corpo dissipante, composto da una serie di ben cinquantaquattro alette in alluminio, presenta uno speciale rivestimento che consente un maggior trasferimento termico rispetto alle superfici convenzionali.
Nello specifico si tratta di una copertura al carburo di tungsteno (TCC) in grado di velocizzare la distribuzione ed il conseguente smaltimento del calore, oltre a proteggere il dissipatore dall'inevitabile ossidazione.
Come è possibile notare dalla foto in alto, i profili laterali sono saggiamente chiusi per evitare la dispersione del flusso d'aria generato dalla ventola.
Ciò permette di ottimizzare considerevolmente il raffreddamento del sistema, obbligando l'aria a percorrere tutto il corpo dissipante prima di poter trovare uno sbocco verso l'esterno.
Ben cinque sono le heatpipes in rame da 6mm, di cui è possibile osservarne, sulla parte superiore della torre, le terminazioni, zona in cui si concentrano anche gran parte degli accorgimenti tecnici pensati dall'azienda taiwanese.
Partiamo dal Vortex Generator Flow Design, già presente sul precedente modello T40: si tratta di una tecnica utilizzata nell'industria aeronautica che prevede l'aggiunta di spoiler per concentrare il flusso d'aria il più possibile lungo le ali dell'aereo.
ENERMAX ha preso spunto da questa tecnologia e ha dotato i propri dissipatori di coppie di alette poste in corrispondenza delle heatpipes per condurre l'aria in prossimità di queste ultime migliorandone notevolmente la dissipazione.
Il secondo accorgimento, denominato PDF (Pressure Differential Flow), consente una maggiore ottimizzazione del flusso d'aria concentrandolo, tramite dei canali conici, nelle zone di temperatura critiche migliorando, in questo modo, lo scambio termico del 15% rispetto alle soluzioni standard.
Da notare che, date le generose dimensioni del corpo dissipante, le heatpipes presentano una netta piegatura alla base in modo tale da arretrare l'asse della struttura di circa un centimetro assicurandone, così, la piena compatibilità con moduli di RAM ad alto profilo.
