2. ECS MS200 – Uno sguardo all’interno

 

L’apertura dell’MS200 avviene rimuovendo tre viti sul retro e tre viti poste sotto la copertura di plastica frontale, queste ultime accessibili solo dopo averla smontata, agendo su tre fermi di ritenzione. La rimozione della slitta dei supporti di memorizzazione è veloce e richiede solo pochi secondi. Bisogna prestare molta attenzione, quando si ribaltare la struttura, per non danneggiare i cavi che collegano l’unità ottica alla scheda madre.

 

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L’MS200 è costruito attorno al chipset Intel H55 Express, soluzione entry level per le CPU su socket 1156. L’assenza di uno slot per una GPU discreta, limita la scelta della CPU ai soli modelli che integrano la GPU Intel HD Graphics, ovvero le CPU dual core Pentium, Core i3 e Core i5; ECS, inoltre, ha imposto il limite di 73W come consumo massimo per la CPU.

La sezione di alimentazione della CPU è composta da sole tre fasi, di cui una dedicata al Memory Controller, niente a che vedere con quanto siamo abituati con le schede madri desktop, ma qui non è previsto che l’utente pratichi overclock, né utilizzi CPU ad alto assorbimento. Sono supportati fino a 8 GB di memorie SO-DIMM DDR3, con frequenza massima di 1333 MHz, da installare nei due slot presenti sul PCB della scheda madre. Molto particolare la disposizione di questi ultimi che si aprono a ventaglio verso la CPU.

 

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La scheda WiFi è installata in uno slot Mini PCI e supporta gli standard 802.11 b/g/n; purtroppo è disponibile una sola antenna, anche se lo standard ne prevede fino a tre per aumentare la capacità di trasmissione e ricezione.

Il chipset è installato sotto un piccolo dissipatore, al centro della scheda madre. L’estrema integrazione ha spinto ECS ad integrare nel PCB i cavi di alimentazione delle periferiche di memorizzazione, collegandole con alcuni connettori proprietari; lo stesso vale anche per i cavi SATA, dimensionati per raggiungere, con il minimo ingombro, le due periferiche installabili.