4. Prova sul campo


È giunto il momento di mettere alla prova il nuovo DeepCool MG510 e valutarne ergonomia, qualità e prestazioni spaziando tra sessioni di gaming e produttività.

Il setup è completato dal generoso mousepad DeepCool GM820.


DeepCool MG510 4. Prova sul campo 1 


Ergonomia

Per quanto concerne l'aspetto ergonomico, il DeepCool MG510 ha soddisfatto appieno le nostre aspettative, merito anche della buona qualità costruttiva e del rivestimento esterno piacevole al tatto ed in grado di offrire un ottimo grip.

Il peso, di 83 grammi, sebbene non sia da primato rispetto ad altri mouse wireless concorrenti di recente introduzione sul mercato, è perfettamente bilanciato e giustificato dalla presenza di una batteria da 700mAh, che dai nostri test si conferma essere intorno alle 36 ore.

Anche se chi scrive utilizza una presa di tipo palm ed il mouse sia pensato principalmente per prese di tipo claw o fingertip, come anche affermato da DeepCool, il mouse è riuscito a fornire ugualmente un sufficiente supporto per gestire al meglio qualunque situazione.

I due pulsanti principali, per fortuna, non presentano particolari innovazioni: gli switch OMRON hanno un buon feedback tattile e non presentano alcuna oscillazione, merito anche dell'elevata aderenza con la scocca sovrastante.

La collocazione dei pulsanti aggiuntivi, sia quelli laterali che quello posto al di sotto della rotellina, è ben studiato e permette di accedere alle funzioni indipendentemente dall'impugnatura e dalle dimensioni della mano del videogiocatore.

La rotellina, infine, pur essendo abbastanza leggera, presenta uno scroll netto e preciso, esente da qualunque gioco meccanico.


Gaming

DeepCool MG510 4. Prova sul campo 2 


Per i test in ambito videoludico la scelta è ricaduta su "The Binding of Isaac", pubblicato il 28 settembre 2011 e aggiornato recentemente con il DLC "Repentance".

Nel rougelike sviluppato da Ecmund McMillen, il giocatore controlla un bambino di nome Isaac e deve muoversi attraverso una serie di stanze popolate da mostri, fino a raggiungere il boss per poter procedere verso il piano successivo.

Durante il suo viaggio il giocatore può collezionare numerosi oggetti e consumabili, necessari per potenziare Isaac e sconfiggere gli avversari più facilmente.

Il titolo in questione è stato scelto in quanto, procedendo il proprio percorso, le stanze inizieranno a risultare sempre più complesse, i proiettili riempiranno lo schermo e, vigendo la regola di morte permanente, sarà fondamentale avere riflessi e precisione fuori dal comune per raggiungere la vittoria.

Il sensore ottico PixArt PAW3370 ci ha permesso agire in maniera rapida e precisa, così da poter colpire con facilità i nemici e cambiare rapidamente target dando priorità a quelli più pericolosi.

Sicuramente degni di nota i mouse feet in PTFE, che hanno permesso al mouse di scorrere efficientemente sulle due superfici sulle quali è stato testato, vale a dire il tappetino GM820 e il legno.

I pulsanti aggiuntivi sono risultati particolarmente comodi in quanto, dopo esser stati riprogrammati mediante l'apposito software, ci hanno permesso di facilitare numerose operazioni come l'utilizzo di consumabili e il posizionamento delle bombe.

Per completezza, abbiamo testato il mouse anche in versione cablata: in termini di performance non si sono notate particolari differenze, a dimostrazione del fatto che il cavo paracord è sufficientemente lungo e flessibile da non penalizzare in alcun modo l'efficienza d'uso.


Produttività

DeepCool MG510 4. Prova sul campo 3 


In ambito produttività il mouse è stato testato principalmente con i software di editing foto utilizzati per la realizzazione di questa recensione e, come c'era da aspettarsi, si è comportato in maniera egregia.

Il sensore PixArt PAW3370 ci ha permesso di eseguire con precisione le operazioni che richiedevano particolare attenzione, merito anche della possibilità di ridurre i DPI mediante i pulsanti programmabili.

La gestione tramite l'apposito software è risultata funzionale, sebbene con qualche difetto di gioventù che, sicuramente, sarà corretto nelle future revisioni.