D-Link DIR-855 e DWA-160: Wireless alla massima potenza

Una buona configurazione della rete wireless non è sempre facile. Un utente alle prime armi e senza troppa conoscenza del settore, soprattutto per quanto riguarda gli standard di sicurezza, rischia di perdersi nella scelta di sigle apparentemente senza senso.

La soluzione comunemente adottata è quella di lasciare la configurazione del router così com'è, senza apportarvi alcuna modifica. In questo modo le reti rimangono spesso senza protezione, oppure protette da sistemi così banali che un utente un po' più smaliziato riesce a bucarle senza troppo impegno.

I produttori di router e access point si sono mossi fin dall'inizio nel creare sistemi che guidassero l'utente nella configurazione della rete. Queste tecniche prevedevano però sempre la scelta manuale dei parametri e la configurazione di tutti i dispositivi wireless da parte dell'utente stesso.
Il primo grande tentativo di automatizzare gran parte della configurazione può essere attribuito a Microsoft, che con il SP2 di Windows ha introdotto il WCN: Windows Connect Now.
Il servizio WCN consente la configurazione automatica del router con sistemi Windows XP SP2 o Windows Vista, tramite un semplice Wizard da eseguire su uno dei computer da configurare.
L'utente ha la possibilità di scegliere il nome della rete, ma tutti gli altri parametri, inclusa la password, vengono impostati automaticamente.
Le informazioni per la configurazione vengono poi salvate su una pen-drive, da inserire in tutti i dispositivi (tra cui il DIR-855) partecipanti alla rete.
Nel caso si perda o si cancellino i dati di configurazione, da uno qualsiasi dei computer attualmente presenti nella rete si può rigenerare la flash-pen da usare per l'installazione su nuovi dispositivi.

Nel nostro caso, impostando adeguatamente le funzioni USB del router, siamo riusciti a copiare la configurazione impostata ne computer sul DIR-855. Abbiamo però avuto un problema legato al nome della rete: il router associa il nome scelto alla rete sulla banda da 5Ghz, mentre per quello a 2.4 Ghz viene aggiunto un suffisso numerico (le due reti non possono avere lo stesso nome). Se gli altri dispositivi lavorano sulla frequenza di 2.4 Ghz, questi non riusciranno a collegarsi né sulla rete a 5Ghz (perchè non supportata), né su quella a 2.4 Ghz (perchè con nome diverso).

In ogni caso una modifica al nome delle reti create sul router risolve il problema.

Successivamente al WCN, la Wi-Fi Alliance, ha proposto uno standard open per sostituire, e superare, il WCN. Da questa idea è nato il Wi-Fi Protected Setup, un sistema automatico simile al WCN ma con una ancora minore interazione da parte dell'utente.

In realtà il Wi-Fi Protected Setup rappresenta una intera famiglia di tecniche per configurare una rete wireless. Le principali, attualmente implementate sui router e le schede di rete di ultima generazione, sono:

1. Personal Identification Number Configuration, o PIN

2. Push Button Configuration, o PBN

La prima modalità prevede l'associazione di un codice (pin, appunto) al dispositivo che deve essere inserito in una rete preesistente. Tramite questo pin, un router/pc già presente nella rete potrà trasferire, automaticamente, la configurazione al nuovo dispositivo.
La seconda modalità, invece, facilita ulteriormente l'utente: invece di inserire il pin, i due dispositivi entrano in comunicazione semplicemente premendo un pulsante su entrambi.

Il WPS è però uno standard ancora molto nuovo. Solo le schede di rete e i router di ultima generazione lo supportano, e per questo motivo non è ancora molto utilizzato.

Abbiamo potuto testare il WPS utilizzando il DIR-855 e la pennina DWA-160: in entrambe le modalità, seguendo una guida a monitor durante l'installazione della pennina, siamo riusciti ad associarci alla rete wireless già configurata sul router. Se quest'ultimo ha ancora le impostazioni di fabbrica, viene creata una nuova rete con la protezione massima possibile (WPA2 e password casuale).