7. Prova sul campo

 

Cyborg R.A.T. 7 7. Prova sul campo 1 

 

Ergonomia


Dal punto di vista dell'ergonomia, trovare un difetto al R.A.T. 7 è molto difficile; grazie alle sue molteplici regolazioni e alla possibilità di sostituire i supporti per il palmo e per il mignolo, il prodotto si adatta con facilità a qualsiasi mano offrendo il massimo comfort in qualsiasi condizione d'utilizzo.

Una volta adattato alla conformazione della mano dell'utente, il R.A.T. 7  assicura una buona superficie d'appoggio ed il giusto grip grazie alla superficie gommata di tutte le parti in plastica.

I tasti sono tutti ben posizionati e facilmente raggiungibili, ad eccezione del tasto per la selezione dei sottoprofili, che si trova in una posizione tale,  da risultare difficile da azionare senza schiacciare contemporaneamente il tasto sinistro. 

Il feedback offerto dai tasti destro e sinistro è eccellente, segno evidente che il produttore ha utilizzato dei microswitch di ottima qualità, che possano garantire una lunga durata nel tempo ed una risposta sempre precisa; i rimanenti  tasti, pur rispondendo prontamente, non sono sullo stesso livello qualitativo.

La rotella di scrolling è molto ben realizzata e, grazie all'anello  in gomma zigrinata, risulta molto comoda e facile da azionare.

Il funzionamento è del tipo a scatti e garantisce una buona precisione di scorrimento; il pulsante associato ha una buona risposta, anche se risulta un pò duro da schiacciare.

L'assemblaggio fra il robusto telaio in alluminio e le parti realizzate in plastica è superlativo, oltre che bello da vedere.

Dopo svariate ore di test, il R.A.T. 7 non ha mostrato alcun cedimento in uno qualsiasi dei suoi componenti; anche le parti regolabili, che potrebbero sembrare a prima vista più facilmente soggette a scricchiolii o rotture, hanno mostrato ottime doti di robustezza e nulla da invidiare alle parti fisse degli altri mouse gaming provati. La scorrevolezza, grazie agli ottimi piedini in PTFE, è di ottimo livello.

Il peso di 155 grammi è superiore rispetto alla media dei mouse gaming senza pile, però è ben bilanciato e può essere ridotto di qualche grammo smontando l'attrezzo riposto sulla coda del mouse.

Esiste anche la possibilità di aumentare ulteriormente il peso fino a 185 grammi, grazie alla presenza di un set di 5 pesetti aggiuntivi da 6 grammi cadauno.

 

Utilizzo 2D


Per questa batteria di test abbiamo abbinato al R.A.T. 7 un mousepad Razer Destructor, un prodotto con dimensioni adatte a qualsiasi tipo di scrivania e con doti di scorrevolezza molto elevate.

La scelta dei software  è ricaduta su una suite di applicativi per Office Automation, un programma di fotoritocco ed un programma di CAD.

Una risoluzione compresa tra gli 800 ed i 1600 DPI ci ha consentito di ottenere ottime prestazioni ed un buon utilizzo del mouse in tutte le condizioni.

La massima risoluzione di 5600 DPI non è fondamentale in questo tipo di utilizzo, molto comoda si è rivelata, invece, la presenza del tasto per la riduzione della sensibilità nei programmi di fotoritocco e di CAD.

 

Utilizzo in Gaming


La suite di giochi utilizzata per questa sessione di test, comprende il noto FPS Call Of Duty Modern Warfare 2, Guild Wars per la sezione MMORPG e Frontier Mission Evolved per la sezione sparatutto in terza persona.

 

Cyborg R.A.T. 7 7. Prova sul campo 2 
Cyborg R.A.T. 7 7. Prova sul campo 3 
Cyborg R.A.T. 7 7. Prova sul campo 4 

 

Per ogni gioco testato, abbiamo preventivamente creato un profilo ad hoc, in modo tale da avere a disposizione i tasti per regolare la sensibilità più adatta per ciascun titolo.

Abbiamo anche creato qualche Macro, per verificarne l'efficacia nei titoli che le supportavano.

Per questa sessione di test abbiamo utilizzato sia il mousepad Razer Destructor che il Taito King Size della Roccat, in modo da poter giudicare la risposta del mouse su due superfici totalmente diverse.

Il R.A.T. 7 ha mostrato un comportamento esemplare in ogni condizione di utilizzo, mostrando ottime doti di scorrevolezza accompagnate dalla grande precisione garantita dal sensore da 5600 DPI.

Il tasto Pro AIM si è rilevato di una comodità impressionante, permettendo di ridurre in maniera istantanea la sensibilità tramite la sua pressione, quando si operava nelle fasi di gioco in modalità cecchino.

Anche la risposta delle Macro si è rilevata abbastanza pronta e ci ha permesso di utilizzare con successo le combo a nostra disposizione.

Purtroppo, il ridotto numero di tasti programmabili, e l'infelice posizione scelta per il tasto addetto al cambio profilo, ne penalizzano un pò le potenzialità rispetto alla concorrenza.

Anche la mancanza di memoria interna su cui memorizzare i profili, potrebbe fare storcere un pò il naso a coloro che frequentano spesso i LAN party e che vogliono avere i loro profili a portata di mano senza installare alcun software.

 

Â