6. Prova sul campo

 

Cyborg M.M.O. 7 Mouse Gaming 6. Prova sul campo 1 

 

Ergonomia

In questo specifico campo il Cyborg M.M.O. 7 si pone un paio di gradini più in alto rispetto alla concorrenza grazie alle molteplici possibilità di regolazione unitamente alla possibilità di sostituire i supporti per il palmo e per il mignolo.

Queste soluzioni, uniche nel loro genere, permettono di adattare il mouse a qualsiasi mano offrendo il massimo comfort in ogni condizione d'utilizzo.

Il grip offerto dalle superfici gommate è di ottimo livello e può essere ulteriormente migliorato utilizzando i supporti dotati di inserti in gomma con finitura bucciata in grado di massimizzare ulteriormente la presa.

I tasti, nonostante l'elevatissimo numero, sono tutti ben posizionati e facilmente raggiungibili tranne il solito tasto per la selezione dei sotto profili che si trova in una posizione tale da risultare difficile da azionare senza schiacciare contemporaneamente il tasto sinistro.

Inoltre, l'elevato numero di tasti presenti sul lato destro riduce a zero la superficie d'appoggio libera per il pollice che dovrà per forza di cose poggiare sul tasto 5D, pregiudicando così la possibilità di mantenere una presa efficace.

Tutti i pulsanti rispondono in maniera pronta fornendo un ottimo feedback, in particolare i tasti destro e sinistro, segno che il produttore ha dedicato ai tasti principali microswitch di qualità superiore in modo da garantire una lunga durata nel tempo ed una risposta sempre precisa.

Di ottima fattura la rotella di scrolling, realizzata in alluminio verniciato di colore arancione e sormontata da un anello in gomma zigrinata che garantisce una maggiore facilità nell'azionamento.

Oltre che per la bellezza, quest'ultima si distingue per una solidità fuori dal comune e per una buona precisione di scorrimento garantita da un movimento a scatti il cui feedback, però, non è dei migliori; il pulsante associato ha una buona risposta.

Ottimo l'assemblaggio e la robustezza complessiva del prodotto: nonostante la presenza di parecchie parti regolabili, nessun componente, sia fisso che mobile, ha evidenziato scricchiolii o segni di cedimento durante le svariate ore di test.

Una delle caratteristiche più apprezzate dai gamers per i loro mouse è sicuramente la possibilità di regolazione del peso; il Cyborg M.M.O. 7, maestro del trasformismo, non delude di certo le aspettative e, grazie alla presenza di un set di 5 pesi aggiuntivi da 6 grammi cadauno, può variare il suo peso dai 139 grammi iniziali fino ad un massimo di 169 grammi.

Il peso di partenza risulta superiore rispetto alla media dei mouse gaming senza pile, ma è ben bilanciato e può essere ridotto di 8 grammi smontando l'attrezzo riposto sulla coda.

Eccellenti le doti di scorrevolezza grazie agli ottimi piedini in PTFE che mettono il Cyborg M.M.O. 7 a proprio agio su ogni tipo di superficie.


Utilizzo 2D

Come di consueto, abbiamo testato il mouse in prova con alcuni applicativi che la stragrande maggioranza degli utenti utilizzano per il proprio lavoro.

Nonostante il prodotto sia nato specificatamente per il gaming, la presenza di un così elevato numero di tasti programmabili lo rende molto appetibile per chi utilizza programmi che richiedono l'utilizzo di parecchi tasti scorciatoia.

Per questa batteria di test abbiamo abbinato al Cyborg M.M.O. 7 un mousepad Razer Destructor, un prodotto con dimensioni adatte a qualsiasi tipo di scrivania e con doti di scorrevolezza molto elevate.

La scelta dei software  è ricaduta su una suite di applicativi per Office Automation, un programma di CAD e CS5 per verificare la bontà dei profili precompilati presenti sul sito del produttore.

Lavorando con un monitor da 22" pollici siamo riusciti ad ottenere delle ottime prestazioni variando la risoluzione in un range compreso tra 800 e 3200 DPI, a seconda del tipo di programma in uso; probabilmente con un monitor di dimensioni più grandi e risoluzione Full HD si possono sfruttare pienamente i 6400 DPI senza alcun problema.

La presenza dei tredici tasti programmabili si è rivelata di grandissimo aiuto, in particolar modo in CS5 dove, grazie al profilo precompilato, si riescono ad accorciare notevolmente i tempi di lavoro e a ridurre al minimo l'utilizzo della tastiera.

 

Utilizzo in Gaming

La suite di giochi utilizzata per questa sessione di test, comprende il recente Battlefield 3 per la sezione FPS,  StarCraft II per la sezione MMORPG e The Elder Scrolls V: Skyrim per la sezione RTS.

 

Cyborg M.M.O. 7 Mouse Gaming 6. Prova sul campo 2  Cyborg M.M.O. 7 Mouse Gaming 6. Prova sul campo 3 

 

Per ogni gioco testato abbiamo utilizzato i profili precompilati presenti sul sito del produttore adattandoli, all'occorrenza, alle nostre abitudini; questo ci ha consentito di avere a disposizione le risoluzioni più adatte ed i tasti opportunamente programmati per svolgere le principali azioni di ciascun titolo.

Abbiamo anche creato qualche macro da utilizzare in StarCraft II per verificarne il corretto funzionamento.

Per quanto concerne i mousepad, abbiamo scelto un Razer Destructor ed un Razer Goliathus, in modo da poter giudicare la risposta del mouse su due superfici totalmente diverse, la prima molto veloce, la seconda leggermente frenante.

Il Cyborg M.M.O. 7 si è dimostrato abbastanza versatile, cavandosela egregiamente su entrambe le superfici e mostrando sempre ottime doti di scorrevolezza e una grande precisione; per sfruttare pienamente i 6400 DPI offerti dal sensore consigliamo, però, l'utilizzo di un mousepad rigido come il Destructor visto che alla massima risoluzione il prodotto ha mostrato qualche piccola incertezza nei test su una superficie in tessuto.

La presenza dei tredici tasti programmabili, unitamente alla possibilità di cambiare fino a sei profili si è dimostrata di grandissima utilità in tutti i titoli da noi provati, permettendo di avere sempre un margine di vantaggio sui nemici e di anticipare le loro mosse.

Molto buona la risposta delle macro che in giochi come StarCraft II o simili permettono di svolgere un numero impressionante di azioni in un lampo.

Come tutti i mouse di questa linea, anche il nuovo M.M.O. 7 presenta gli stessi piccoli difetti o mancanze rappresentati dalla scomoda posizione scelta per il tasto addetto al cambio dei profili e l'assenza di memoria interna su cui fissare gli stessi per l'utilizzo durante i LAN party.

 

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