Corsair Vengeance Pro 2400MHz C10 16GB

6. Performance - Analisi dei Timings

Per effettuare questa sessione di test sono state misurate le performance complessive della RAM in termini di bandwidth e latenza a diverse frequenze operative.

Le impostazioni utilizzate per le Corsair Vengeance Pro 2400MHz C10 16GB sulla nostra scheda madre MSI Z87 Xpower sono state le seguenti:

RAM 1:7 1866MHz e CPU a 40x100=4000MHz
RAM 1:8 2133MHz e CPU a 40x100=4000MHz
RAM 1:9 2400MHz e CPU a 40x100=4000MHz

I timings principali impostati sono stati, rispettivamente, 8-9-9-23, 8-10-10-25, 9-10-10-26, 9-11-11-28, 10-11-11-29 e 10-12-12-31.

Naturalmente i valori stabiliti potranno variare da quanto realmente ottenuto di qualche MHz, dato che il generatore di frequenza della mainboard non restituisce valori di funzionamento esattamente uguali a quanto impostato dal Bios.

In questo modo si misurerÃ il progressivo andamento delle prestazioni delle memorie con diverse frequenze e timings, oltre all'efficienza dei moduli rispetto al bandwidth massimo teorico ottenuto alle varie frequenze operative.

I benchmark scelti, come di consueto, sono AIDA64 "Benchmark cache e memoria", per la misura della banda passante in lettura e della latenza, e Sisoft Sandra 2013 "Larghezza di bandwidth memoria", per le misure della banda di memoria.

AIDA64 utilizza un programma single thread per effettuare le misure di bandwidth, rispecchiando cosÃ¬ le condizioni di funzionamento di un'applicazione specifica per questo tipo di esecuzione, mentre Sandra utilizza delle grandezze intere (non in virgola mobile) e restituisce le reali condizioni di funzionamento di un'applicazione multi threads grazie ad un motore espressamente progettato per questo tipo di misure.

Osservando il grafico relativo al bandwidth, possiamo subito notare come le performance crescano proporzionalmente all'aumentare della frequenza delle memorie.Â

La linea assume la forma di una scala in cui un gradino, quello che rappresenta il passaggio al set di timings piÃ¹ aggressivi, risulta soltanto leggermente inclinato verso l'alto, mentre il successivo, che rappresenta il passaggio ad una frequenza maggiore, risulta decisamente piÃ¹ ripido.

Questa Ã¨ una caratteristica tipica che accomuna tutte le piattaforme Intel di nuova generazione, dove la frequenza di funzionamento delle memorie Ã¨ decisamente piÃ¹ importante rispetto ai timings utilizzati, ai fini della larghezza di banda restituita.

Rispetto ai test effettuati in passato possiamo inoltre constatare come la curva relativa al bandwidth reale si sia notevolmente avvicinata a quella del bandwidth teorico, a dimostrazione del fatto che l'efficienza del comparto memorie dei moderni sistemi, pur non essendo pari al 100%, abbia raggiunto livelli veramente alti.

Analizzando il grafico riguardante la latenza possiamo verificare come il salto prestazionale che abbiamo nel passaggio da uno step di frequenza a quello successivo, sia pari circa al doppio rispetto a quello registrato nel passaggio da un set di timings a quello piÃ¹ aggressivo.

Tale comportamento Ã¨ in perfetta sintonia con quello registrato nel precedente test relativo al bandwidth.

Comparando questi risultati con quelli relativi ad altri moduli analizzati di recente, perÃ², abbiamo notato che i valori di latenza ottenuti dal kit in prova sono decisamente superiori alla media.

Simili risultati sono stati registrati soltanto su kit quad channel testati su piattaforme X79 che, tendenzialmente, adottano timings secondari piÃ¹ rilassati al fine di garantire la giusta sincronizzazione fra i quattro moduli di memoria.

In basso potete osservare gli screen relativi a questa batteria di test, sia con frequenza e timings di targa, sia con tutte le altre impostazioni utilizzate.