3. Vengeance K70 RGB - Seconda parte
A causa della richiesta energetica del controller LED, la Vengeance K70 RGB perde l'unica porta USB in output di cui è dotata la K70 "classica".
Si tratta di una seria mancanza, principalmente per la comodità intrinseca di avere un USB a disposizione sulla scrivania senza l'ingombro di un HUB dedicato, tant'è che tale caratteristica è ormai uno standard su tutte le tastiere gaming recenti, meccaniche o meno.
Su un prodotto di questo livello ci saremmo aspettati un qualche tipo di soluzione alternativa per poter continuare ad offrire una porta USB: sono già passati tre anni dal lancio del chipset Intel P67 e dei controller ASMEDIA/NEC, perciò crediamo sia tempo di iniziare a sfruttare anche la tecnologia USB 3.0.
Vicino al cavo troviamo qualcos'altro di interesse: lo switch di modalità.
Utilizzando detto switch, è possibile variare la frequenza di connessione USB passando attraverso i valori di polling di 1ms, 2ms, 4ms ed 8ms.
Spostando il selettore a fine corsa, il polling viene ridotto e la tastiera si interfaccia come una periferica a 104 tasti standard, per migliorare la compatibilità con alcuni BIOS.
Iniziamo ora ad inoltrarci negli aspetti più interessanti della K70 RGB con questa vista degli switch Cherry MX RGB "Red", gli interruttori meccanici posti sotto ogni tasto presente.
Questa è sicuramente la prima volta, qui in Nexthardware, che abbiamo a che fare con un "vero" MX RGB, con case in plastica trasparente e LED a montaggio superficiale, direttamente saldato sulla matrice della scheda.
Alcune tastiere con illuminazione RGB, come la Lobera Supreme recensita poco tempo fa, utilizzano switch serie MX standard dotati di LED multicolore Through Hole in luogo dei classici monocolore, che vengono comunque indicati in modo improprio come MX RGB.
Solo per dovere di cronaca: nei fatti, anche la denominazione degli switch "per colori" (Red, Blue, Brown, ecc) è impropria e non è mai stata introdotta da Cherry!
