7. Overclock


Corsair Vengeance DDR4 LPX 2666MHz C15 7. Overclock 1 


In questa serie di prove ci siamo limitati ad un leggero overclock del sistema, determinando la massima frequenza stabile per la CPU compatibilmente con il sistema di raffreddamento utilizzato, lo strap di quest'ultima ed il divisore di memoria più appropriato, impostando una tensione di esercizio massima per il VDRAM pari a 1,50V.

Il valore del VCCSA, a differenza delle precedenti piattaforme, non è influente ai fini dell'overclock delle RAM (ove questo non si intenda in modalità estrema con azoto liquido), pertanto abbiamo lasciato tale parametro in modalità "Auto".

Prima di passare al test vero e proprio in overclock sulle nostre Corsair Vengeance DDR4 LPX 2666MHz C15, abbiamo precedentemente provato ogni configurazione possibile per trovare la combinazione migliore tra la frequenza operativa delle memorie e quella della CPU, in relazione alla piattaforma in uso.


Corsair Vengeance DDR4 LPX 2666MHz C15 su GIGABYTE X99-UD7 WiFi

Corsair Vengeance DDR4 LPX 2666MHz C15 7. Overclock 2  Corsair Vengeance DDR4 LPX 2666MHz C15 7. Overclock 3 
3DMark - I7 5930K@4300MHz
Vengeance DDR4 LPX 2666@2960MHz
15-17-17-39 1T
Super PI 1.5 Mod XS 32M- 5930K@4300MHz
Vengeance DDR4 LPX 2666@2960MHz
15-17-17-39 1T


Impostando i timings come da profilo XMP "Extreme", siamo riusciti a replicare il valore ottenuto nei precedenti test di "Analisi dell'IC", ovvero i 2960MHz in T1.

Un ottimo risultato considerando il fatto che oltre all'overclock sulle memorie abbiamo applicato l'overclock sia sulla CPU, spinta fino a 4300MHz, che sulla cache, operante a 3300MHz.

Ricordiamo ai lettori che il controller delle memorie integrato nelle CPU Haswell-E tende a perdere parte della sua efficienza in modo proporzionale all'overclock applicato sulle stesse e alla temperatura raggiunta.

Visto che i test di overclock confermano le frequenze ottenute con il nostro 5930K a 4GHz e la CPU Cache a 3GHz, abbiamo ritenuto inutile effettuare ulteriori prove abbassando tali valori al sol scopo di ottenere una manciata di MHz in più sulle memorie ottenendo, tra l'altro, un drastico calo delle prestazioni.

Riteniamo che un overclock del 10% ottenuto in condizioni di massimo stress del sistema, con una temperatura dei moduli accettabile ed in piena stabilità, sia sintomo di elevata qualità del kit di memorie e di un'attenta progettazione dei dissipatori che riescono a smaltire bene il calore in eccesso generato dall'overvolt applicato.


Overclock CPU Cache

Sugli ormai datati processori Intel Bloomfield e Lynnfield si indicava con il termine "Uncore" quella parte della CPU non compresa nei core e nelle cache L1 e L2 ad essi associate: più specificatamente, parliamo della memoria cache L3, il controller QPI/DMI e l'IMC.

In pratica, andando ad agire sul parametro "Uncore Frequency", con l'ausilio di opportuni moltiplicatori presenti all'interno del BIOS, si cercava di innalzare leggermente le prestazioni del sistema a patto che questo rimanesse poi stabile.

I nuovi processori Haswell-E, pur avendo un'architettura prettamente diversa, prevedono ancora al loro interno l'IMC e la memoria cache ad esso correlata, dandoci la possibilità di variare la frequenza della stessa tramite una voce presente sul BIOS che, nel caso specifico della GIGABYTE da noi utilizzata, mantiene inalterata la vecchia nomenclatura di "Uncore" in luogo del più corretto termine CPU Cache.

Continuando la tradizione inaugurata con la prima recensione sulle memorie DDR4, siamo andati a verificare come cambiano le prestazioni del nostro sistema al variare di tale parametro.

Pertanto abbiamo effettuato dei test di memory bandwidth tramite AIDA64 impostando i valori di seguito riportati e variando esclusivamente la frequenza CPU Cache da un minimo di 3000MHz ad un massimo di 3625MHz:

  • CPU Frequency 4000MHz
  • CPU Strap 100MHz
  • RAM Frequency 2666MHz
  • Timings 15-15-15-35 1T


Corsair Vengeance DDR4 LPX 2666MHz C15 7. Overclock 4


A differenza dei test di banda effettuati variando la frequenza della RAM, dove gli incrementi di prestazioni ottenuti tra uno step ed il successivo erano dell'ordine dei 200 MB/s, qui siamo decisamente su un altro pianeta.

In scrittura abbiamo registrato incrementi dell'ordine dei 4000 MB/s nei primi tre test, che si riducono a poco meno di 2000 MB/s nell'ultimo.

In lettura e copia, invece, gli incrementi rilevati tra uno step di frequenza della CPU Cache e quello successivo si attestano mediamente sui 2000 MB/s, arrivando a sfiorare i 60000 MB/s nel test di copia alla frequenza massima di 3625MHz.


Corsair Vengeance DDR4 LPX 2666MHz C15 7. Overclock 5  Corsair Vengeance DDR4 LPX 2666MHz C15 7. Overclock 6 
CPU Cache 3000MHz
CPU Cache 3250MHz


Corsair Vengeance DDR4 LPX 2666MHz C15 7. Overclock 7  Corsair Vengeance DDR4 LPX 2666MHz C15 7. Overclock 8 
CPU Cache 3500MHz 
CPU Cache 3625MHz 


I risultati del precedente test hanno messo in mostra un notevole incremento della larghezza di banda rilevato in corrispondenza di aumenti della frequenza della CPU Cache nell'ordine dei 200/300MHz ma, in concreto, non siamo in grado di quantificare in che misura aumenti la velocità di elaborazione del nostro sistema.

A tale scopo un test di codifica video come HandBrake, effettuato con le modalità descritte in precedenza, ci può sicuramente fornire un quadro più chiaro sui reali vantaggi ottenuti applicando un overclock alla CPU Cache.


Corsair Vengeance DDR4 LPX 2666MHz C15 7. Overclock 9


Analizzando il grafico possiamo notare che il tempo di elaborazione necessario alla conversione del film diminuisce di cinque secondi netti, passando da 3000MHz a 3250MHz, mentre negli step successivi il guadagno diventa meno consistente, assestandosi intorno ad 1-2 secondi.

Il notevole incremento di banda quindi non si traduce, ad eccezione che nel primo step, in un netto miglioramento dei tempi di elaborazione tale da giustificare il rischio a cui si sottopone la CPU con l'overvolt applicato.

Naturalmente il discorso cambia qualora si utilizzi la piattaforma in overclock estremo, dove anche i centesimi di secondo possono fare la differenza.