Introduzione
Introdurre l'argomento IOPS non è sicuramente semplice come leggere il risultato di un benchmark o esaminare un grafico, ma riteniamo che per valutare la reale potenzialità di un Drive sia indispensabile dare il giusto peso a questo aspetto.
IOPS significa: “I/O per second” o meglio “numero di operazioni di input ed output per secondo” indice questo di grandissima importanza se vogliamo stimare quanto effettivamente il disco influirà sulle prestazioni di caricamento. Ad esempio quanto velocemente avvierà il sistema operativo, o caricherà il livello del nostro videogioco preferito o ancora elaborerà il nostro archivio di foto.
Come potete immaginare un elevato numero di operazioni per secondo renderà il caricamento più rapido, ma allo stesso tempo non è garanzia assoluta di maggiore o minore velocità. Il rapporto ideale si ottiene considerando e relazionando il transferrate medio e IOPS, tenendo conto che a seconda della dimensione del file che andremo ad elaborare, la rilevanza dei due parametri ricopre un ruolo più o meno decisivo.
I test che andiamo a presentare sfruttano un tipo di accesso totalmente casuale, questo perché raramente i file contenuti nei nostri supporti seguono una disposizione perfettamente sequenziale. Una delle cause è la frammentazione, ma anche il semplice bisogno in fase di caricamento, di accedere a files disposti in zone differenti sulla superficie del disco (vedi avvio del sitema operativo).
Risultati
Corsair X128 128Gb [Empty 0%] | |
Read | Write |
Corsair X128 128Gb [Full 50%] | |
Read | Write |
Corsair X128 128Gb [Full 100%] | |
Read | Write |
Sintesi
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Buone le prestazioni rilevate, calo prestazionale inesistente nella sezione read più sensibile invece, come di consueto, nella sezione write. Possiamo stimare un calo nelle prestazioni di circa il 50%. E' bene ricordare che le misurazioni di IOPS sono soggette ad oscillazioni nei risultati, stimabili in alcuni casi fino a circa il 5%, soprattutto quando il supporto è totalmente vuoto. Non aspettatevi quindi che con il progressivo riempimento del SSD le prestazioni in lettura aumentino come nel grafico. Una variazione di risultato compresa nella tolleranza citata poco sopra, corrisponde ad un risultato equivalente. |
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Come per il test precedente, notiamo una sostanziale costanza nei risultati in lettura e un progressivo calo nei valori in scrittura. Come potete notare il rapporto tra SSD vuoto ed SSD pieno è meno incisivo rispetto al test precedente. |
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Nessuna variazione di comportamento per questa sezione di test. All'aumentare delle dimensioni del pattern utilizzato, cominciamo a riscontrare una maggiore differenza tra gli IOPS in scrittura nelle varie fasi di riempimento. Come potete vedere la differenza prestazionale tra il primo e l'ultimo test è superiore al 50%. |
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In questa sezione di test possiamo notare chiaramente le grandi potenzialità del X128. Su pattern di grandi dimensioni infatti le prestazioni sono sempre superiori ai 180mb/s. Come più volte descritto, è consueto riscontrare un vistoso calo in scrittura a supporto totalmente occupato. Il controller infatti deve gestire la riscrittura di tutti dati, andando quindi prima a cancellare il contenuto delle celle. |
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Il grafico qui sopra mostra una tipologia di accesso totalmente casuale, sia per dimensione dei pattern che per posizionamento. In un SSD il tempo di accesso è identico per tutta l'area di memorizzazione. Il posizionamento del pattern quindi non va ad influire sulle performance, a differenza degli HardDisk magnetici che sono soggetti a cali prestazionali a causa del movimento della testina. Nel test in scrittura a disco totalmente pieno però, a causa di quanto spiegato nel grafico precedente, rileviamo un calo prestazionale che porta il numero di IOPS ad un valore pari a circa 1/3 della velocità ideale. |