4. Prova sul Campo


Dopo aver esaminato in dettaglio lo SCIMITAR RGB ELITE, è ora di metterlo alla frusta nei principali ambiti di operatività.


CORSAIR SCIMITAR RGB ELITE 4. Prova sul campo 1 


Gaming

La nostra prova dello SCIMITAR RGB ELITE inizia con un MMO come Star Trek Online di Perfect Entertainment, un titolo sufficientemente complesso per testare le capacità del mouse.

Basato sul leggendario franchise di Star Trek, ma riconducibile alle classiche meccaniche di D&D, il gioco si sviluppa in due istanze, su astronave o a terra, e prevede l'interazione con almeno una 20ina di skill, attivabili a seconda della tipologia di personaggio.


CORSAIR SCIMITAR RGB ELITE 4. Prova sul campo 2 


La curva di apprendimento necessaria a sfruttare i 12 pulsanti del Key Slider, lo diciamo subito, si impenna abbastanza rapidamente.

La programmazione delle macro, una volta superate la "burocrazia" dell'iCUE, è abbastanza agile e, successivamente, ci si dovrà allenare all'uso dei vari pulsanti ... ed è qui che il gioco si fa più duro.

Muovere il pollice sulla lunghezza complessiva del tastierino richiede una mano mediamente grande, ed anche in questo caso non siamo interamente convinti che si possa arrivare a sfruttarli tutti e 12 con la medesima velocità.

Dopo il necessario rodaggio, è possibile che solo 9 di questi siano i più veloci da raggiungere e che gli altri 3 siano da destinare ad azioni meno prioritarie.

Un altro aspetto collegato alla presenza dei pulsanti laterali riguarda l'appoggio al pollice: l'utilizzo di una presa palm "da manuale" è essenziale per controllare lo SCIMITAR, che scorre agile sul tappetino, ma non senza tradire una leggera sua inerzia.

Conclusa l'esperienza RPG, passiamo ad un RTS come Stellaris di Paradox il quale, nonostante non sia uno degli strategici più frenetici, fornisce una buona base di prova.

In questo frangente abbiamo utilizzato lo SCIMITAR RGB ELITE come una naturale estensione della tastiera, arrivando a padroneggiare la pesante interfaccia di gioco in breve tempo.

A margine, abbiamo virato su uno sparattutto per una prova fuori dalla comfort zone del mouse e la scelta è ricaduta su DOOM del 2016, un allenamento necessario in attesa di installare Eternal.

Qui lo SCIMITAR non si trova particolarmente a suo agio, benché il sensore ottico metta al sicuro il risultato con un'ottima prestazione, confermata anche dai dati dei test analitici con MouseTester.

Cosa potrebbe cambiare la situazione? La possibilità di disaccoppiare o coprire il Key Slider con un altro inserto modulare, a vantaggio di una presa più simmetrica ed equilibrata.


Produttività

Quando si parla di produttività, lo SCIMITAR è sempre stato in grado di dispiegare un discreto arsenale ed il nuovo ELITE non cambia la situazione.

La combinazione di molti pulsanti facilmente disponibili e di un software in grado di programmare e generare profili ad hoc possono aiutare a velocizzare molte operazioni di routine, aspetto che risulta evidente fin dai primi momenti di utilizzo, tra cui l'editing delle stesse foto scattate per quest'articolo su Photoshop CC.

Sotto il menu azioni iCUE dispone della possibilità di rimappare velocemente i pulsanti con pressioni o combinazioni senza ricorrere al più complesso strumento per le macro e, nel complesso, l'intera personalizzazione risulta abbastanza immediata.

L'efficienza dello SCIMITAR RGB ELITE è in ultima analisi dipendente da quanto l'utente finale vuole affidare all'automazione delle macro, fermo restando le ottime basi dovute alle prestazioni del sensore ed all'ergonomia del mouse, sulle quali non abbiamo nulla da obiettare.


MM500

Questo mastodontico tappetino che ci ha accompagnato in tutti i nostri test è un esempio di desktop pad veramente ben realizzato, come si evince dalla qualità delle finiture antisfilacciamento, e fornisce ai giocatori più ostinatamente low-sense la più ampia delle superfici.

Il tessuto in microfibra è scorrevole e fornisce le migliori prestazioni nel classico colore nero, mentre la base in gomma ha gioco facile nel tenere in posizione il tutto.

La manutenzione e la pulizia dovranno essere più frequenti, ma la natura stessa della microfibra è durevole ed antisporco, più che adatta ad una postazione da gioco.