Accensione e ripple
L'analisi dinamica, effettuata mediante l'utilizzo di un oscilloscopio digitale, ci consente di verificare con sufficiente precisione le variazioni temporali delle tensioni d'interesse.
Il loro andamento, infatti, non è determinato esclusivamente dal carico applicato ma, a causa della tensione sinusoidale di partenza e delle tecniche utilizzate, le tensioni "continue" prodotte dall'alimentatore sono soggette ad impercettibili fluttuazioni (ripple), più o meno ampie, e con una frequenza dipendente dalle scelte progettuali.
Tali variazioni, seppur ininfluenti entro certi limiti, sono un chiaro indice della bontà del prodotto.
Secondo quanto richiesto dallo standard ATX, tra l'alimentatore ed il carico, nel punto in cui viene collegata la sonda dell'oscilloscopio, si interpongono due condensatori di opportuno valore per simulare con maggiore precisione lo scenario che verrebbe a crearsi all'interno di una postazione reale.
Altrettanto importante è la variazione all'atto dell'accensione.
Nel passare dallo zero al valore d'esercizio, le tensioni potrebbero presentare picchi più o meno "pericolosi" per l'hardware alimentato o potrebbero impiegare tempi eccessivi o, ancora, mostrare incertezze che pregiudicherebbero l'avvio del sistema.
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All'accensione le tensioni prodotte dal Corsair RM1000 balzano rapidamente e senza incertezze al valore nominale.
Il tempo di salita necessario a passare dal 10% al 90% si attesta sotto gli 8ms, con l'alimentatore che diviene completamente operativo in 320ms.
Importante notare che anche in fase di accensione, nonostante l'inevitabile sovratensione, il valore delle tre tensioni resta comunque al di sotto del limite imposto dallo standard ATX, con la naturale conseguenza che i componenti alimentati non subiranno mai alcuno stress.
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Low Frequency Ripple 12V @ 0% | PWM Frequency Ripple 12V @ 0% |
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Low Frequency Ripple 12V @ 50% | PWM Frequency Ripple 12V @ 50% |
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Low Frequency Ripple 12V @ 100% | PWM Frequency Ripple 12V @ 100% |
Il ripple sulla linea da 12V resta entro la soglia dei 40mVpp su tutto il range d'utilizzo, mantenendosi quindi ben al di sotto del limite imposto dallo standard ATX, che ricordiamo essere di 120mV per la tensione principale e di 50mVpp sulle restanti.
Ciò significa che non solo la tensione fornita resta sempre prossima al valore ideale, ma che le fluttuazioni dovute in buona parte alla tecnologia switching saranno facilmente filtrabili dai circuiti di alimentazione delle periferiche, passando, di fatto, completamente inosservate.
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Low Frequency Ripple 5V @ 0% | PWM Frequency Ripple 5V @ 0% |
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 Low Frequency Ripple 5V @ 50% | PWM Frequency Ripple 5V @ 50% |
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 Low Frequency Ripple 5V @ 100% | PWM Frequency Ripple 5V @ 100% |
Eccellente anche il grado di pulizia riscontrato sulla tensione da 5V, la cui massima oscillazione resta sotto i 21mVpp.
Anche per la seconda tensione d'interesse, quindi, le fluttuazioni sono estremamente contenute e abbondantemente sotto il limite previsto dallo standard ATX.
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Low Frequency Ripple 3V @ 0% | PWM Frequency Ripple 3V @ 0% |
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Low Frequency Ripple 3V @ 50% | PWM Frequency Ripple 3V @ 50% |
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 Low Frequency Ripple 3V @ 100% |  PWM Frequency Ripple 3V @ 100% |
Decisamente inaspettato è invece il risultato ottenuto sulla linea da 3,3V che, sebbene resti contenuto entro i limiti previsti, è sensibilmente superiore a quello riscontrato sulle altre linee.
La massimo oscillazione di circa 45mVpp non deve comunque preoccupare, in quanto perfettamente nella norma, nonostante balzi all'occhio in confronto ai valori estremamente contenuti ottenuti precedentemente.
Probabilmente, l'utilizzo di qualche condensatore di filtraggio dedicato avrebbe migliorato la situazione che, ci teniamo a dirlo, non costituisce comunque un problema.
Globalmente, possiamo ritenerci ampiamente soddisfatti dalla qualità delle tensioni erogate dal Corsair RM1000, a testimonianza dell'ottimo progetto sviluppato.