5. A closer look - Interno
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Una volta rimossi i pannelli possiamo finalmente mostrarvi l'interno del Corsair Obsidian 550D caratterizzato da una finitura "total black", da cavetteria rigorosamente di colore nero in perfetta armonia con lo stile del cabinet, da ampi spazi di manovra e da soluzioni tecniche per il cable management di ottimo livello.
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La presenza di quattro fori ellissoidali di generose dimensioni agevolano il routing dei cavi rendendo l'installazione pulita, ordinata e alla portata di tutti; apprezzabile la presenza delle guarnizioni in gomma che, oltre a proteggere i cavi, ne facilitano l'occultamento.
L'ampia apertura presente in corrispondenza del socket della motherboard permette di effettuare la manutenzione su dissipatori o waterblock dotati di staffa di ritenzione posteriore, con una facilità disarmante, cioè senza il preventivo smontaggio della scheda.
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 | La parte interna del tetto del Obsidian 550D. |
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La foto soprastante ci mostra la parte interna del top con la predisposizione per il montaggio di due ventole da 120/140mm; all'occorrenza lo stesso è in grado di accogliere anche un radiatore biventola a basso profilo, come quello in dotazione al Kit a liquido sigillato H100 di Corsair, disponendo le ventole sulla parte esterna visto l'esiguo spazio a disposizione.
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La foto di sinistra mette in evidenza gli otto slot di espansione dotati di comode viti con testa zigrinata che permettono il montaggio tool-less delle schede; molto belli i frame posti a protezione degli slot, dotati di fessure per agevolare lo scambio di aria con l'esterno.
La foto di destra ci mostra la ventola di estrazione da 120mm fornita in dotazione, che utilizza un connettore 3 pin da collegare direttamente alla mainboard o ad un rheobus; purtroppo, manca l'adattatore per convertire il connettore in molex, una scelta a nostro avviso discutibile visto che è sempre preferibile non collegare ventole con un determinato amperaggio direttamente ai connettori della scheda madre.
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Supporti periferiche
Nelle due immagini sottostanti possiamo osservare i quattro bay disposti nella parte alta del cabinet, atti a contenere le periferiche da 5,25".
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Ciascuno dei quattro vani è dotato di un pratico sistema di blocco a leveraggi, realizzato in robusta plastica, per un montaggio completamente tool-less.Â
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I cestelli per i drive sono due di tipo modulare e permettono di contenere fino a tre drive da 3,5 o 2,5 pollici ciascuno, per un totale di sei unità che vanno preventivamente alloggiate in apposite slitte.
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Due immagini che ci mostrano, rispettivamente, il cestello modulare dotato di predisposizione per il montaggio di ventola da 120mm sulla paratia sinistra e la slitta che permette il montaggio completamente tool-less dei drive da 3,5"; naturalmente è possibile montare SSD o HDD da 2,5" bloccandoli alla slitta con l'ausilio di viti e attrezzi.
La slitta è una versione migliorata di quella presente nel 650D, poichè prevede la possibilità di montare le unità da 2,5" sia in posizione centrale, sia addossate alla parete destra.
L'altra novità consiste nella presenza di quattro supporti in gomma antivibrazione su cui poggeranno le pareti laterali dell'unità di storage, mentre gli altri modelli prevedono soltanto i gommini in corrispondenza dei perni di fissaggio, peraltro presenti anche sulla nuova slitta.
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Supporto alimentatore
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Il vano per l'alimentatore è dotato di una presa d'aria munita di filtro antipolvere, per la cui rimozione sarà sufficiente tirare verso l'esterno il bordo della stessa.
Molto comodi i gommini antivibrazione che preservano anche l'alimentatore da graffi in fase di inserimento.
Altrettanto comoda la finestra posta sopra il vano, che permette il passaggio del cavo di alimentazione ausiliaria per la CPU facendogli percorrere un tratto più breve; una vera manna dal cielo visto che, molto spesso, il cavo in questione non ha una sufficiente lunghezza per raggiungere l'apposito connettore in caso si voglia occultare.
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