8. Montaggio componenti
Dopo aver lodato l'avanzata gestione degli spazi interni e le soluzioni tecniche adottate da Corsair sul Graphite 780T per facilitare la vita degli utenti durante le operazioni di assemblaggio e manutenzione, non ci resta che passare dalle parole ai fatti per avvalorare quanto descritto nelle precedenti pagine.
Andremo quindi ad analizzare gli ingombri dei componenti, l'accessibilità interna, l'efficienza della ventilazione e l'impatto estetico finale, tramite l'installazione parziale di una macchina tipo.
Trattandosi di un case Full Tower, abbiamo scelto volutamente un sistema abbastanza ingombrante comprendente una mainboard in formato E-ATX come la MSI Z97 Xpower AC, un sistema di raffreddamento a liquido All-in-One Corsair H110, un alimentatore modulare di generose dimensioni come il Corsair AX1200 e, infine, una MSI N780 Lightining avente una lunghezza di 295mm.
In relazione al tipo di piattaforma che andremo ad installare, abbiamo scelto di rimuovere preventivamente uno dei cestelli per i drive al fine di aumentare ulteriormente i già ampi spazi di manovra e velocizzare, quindi, le operazioni di assemblaggio.
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Abbiamo per prima cosa proceduto a montare la mainboard, successivamente l'alimentatore, quindi il sistema di raffreddamento compatto, per poi passare alle ventole e alle varie schede di espansione e, infine, al comparto di storage.
Scegliere una corretta sequenza per l'installazione dei componenti è quasi sempre fondamentale, onde evitare spiacevoli inconvenienti che, talvolta, possono costringere l'utente a ricominciare tutto da capo.
A tal fine, oltre ad una preventiva analisi delle possibilità offerte dal case, è necessaria anche una buona conoscenza delle caratteristiche dell'hardware che andremo a montare al suo interno.
Come era lecito aspettarsi, lo spazio di manovra si è rivelato talmente ampio da permettere di lavorare in assoluta tranquillità e completare buona parte del lavoro in pochi minuti.
Teoricamente lo spazio esistente tra il vassoio della scheda madre ed il pannello di destra sarebbe di circa 25mm, ma in effetti la bombatura presente su quest'ultimo permette di guadagnare almeno altri 10mm, consentendo un facile occultamento dei cavi e la corretta chiusura dello stesso a lavoro terminato.
L'immagine in alto ci mostra il Corsair Graphite 780T ad assemblaggio terminato: come potete osservare, nonostante l'utilizzo di un alimentatore di dimensioni superiori allo standard è stato possibile rimontare senza alcun problema il cestello modulare nella posizione originaria mantenendo inalterato il numero di drive installabili.
Da notare l'enorme spazio rimanente sul fondo dello chassis, che risulta quasi pari alla lunghezza dell'alimentatore.
Qualora si volesse migliorare il potenziale di raffreddamento del case, si potrebbe optare per la rimozione del cestello superiore migliorando il flusso di aria fresca proveniente dall'esterno verso le zone più calde.
La presenza delle asole munite di "guarnizioni flangiate", dei supporti per il fissaggio e di un paio di fascette in velcro, ci ha consentito di disporre i cavi in maniera ordinata, nascondendo alla vista buona parte di essi nel vano opposto.
Il risultato finale, estetica a parte, è un cablaggio che consente di ottenere dei flussi di aria corretti per il raffreddamento della componentistica interna.
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A lavoro ultimato, possiamo ritenerci molto soddisfatti del risultato ottenuto che, a nostro avviso, è veramente degno di nota.
