8. Montaggio componenti
Andremo ora ad analizzare gli ingombri dei componenti, l'accessibilità interna, l'efficienza della ventilazione e l'impatto estetico finale, tramite l'assemblaggio parziale di una macchina tipo.
Trattandosi di un Full Tower, abbiamo scelto volutamente un sistema abbastanza ingombrante comprendente una mainboard in formato E-ATX come la ASUS Maximus V Extreme, un sistema di raffreddamento a liquido All-in-One Corsair H100i, un alimentatore modulare e infine, una MSI Radeon R9 290X Gaming avente una lunghezza di 276mm.
In base al tipo di piattaforma che andremo ad installare, abbiamo scelto di rimuovere preventivamente uno dei cestelli per gli Hard Disk al fine di aumentare ulteriormente i già ampi spazi di manovra e velocizzare, quindi, le operazioni di assemblaggio.
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Abbiamo per prima cosa proceduto ad installare la mainboard, successivamente l'alimentatore, quindi il sistema di raffreddamento compatto, per poi passare alle ventole e alle varie schede di espansione e, infine, al comparto di storage.
Una corretta sequenza di montaggio dei componenti può fare la differenza, evitando spiacevoli sorprese che, talvolta, possono costringere l'utente a ricominciare tutto daccapo.
Come era lecito aspettarsi, lo spazio di manovra si è rivelato talmente ampio da permettere di lavorare in assoluta tranquillità e completare buona parte del lavoro in pochi minuti.
Grazie ad uno spazio di circa 23mm tra il pannello di destra ed il vassoio della scheda madre, l'occultamento dei cavi non costituirà mai un problema, così come la corretta chiusura del pannello a lavoro terminato.
Ed ecco finalmente il Corsair Graphite 760T ad assemblaggio terminato: come potete osservare, l'utilizzo di un alimentatore di dimensioni standard ci ha permesso di reinstallare il cestello modulare nella posizione originaria, mantenendo inalterato il numero di alloggiamenti disponibili per i drive.
Tale scelta ci consente di sfruttare in modo ottimale il potenziale di raffreddamento del case, poichè le zone più calde sono direttamente investite dal flusso di aria fresca proveniente dall'esterno, spinto dalle efficienti ventole frontali.
La presenza delle asole munite di "guarnizioni flangiate" e dei supporti per il fissaggio ci ha consentito di disporre i cavi in modo ordinato, nascondendo alla vista buona parte di essi nel vano opposto.
Il risultato finale, estetica a parte, è un cablaggio che consente di ottenere dei flussi di aria corretti per il raffreddamento della componentistica interna.
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A lavoro ultimato, possiamo ritenerci molto soddisfatti del risultato ottenuto che, a nostro avviso, è decisamente accattivante.