Introduzione


Dopo aver analizzato l'SSD, simulando il riempimento e torturandolo con diverse sessioni di test ad accesso casuale, lo stato delle celle NAND è nelle peggiori condizioni possibili, e sono esattamente queste le condizioni in cui potrebbe essere il nostro SSD dopo un periodo di intenso lavoro. Il tipo di test che andiamo ad effettuare, sfrutta le caratteristiche del Nexthardware SSD Test che abbiamo descritto in precedenza.

La prova si divide in due fasi:

  1. Used : L'ssd è stato già utilizzato e riempito interamente durante i test precedenti, vengono disabilitate le funzioni di Trim e lanciata Copia del pattern da 1 Gb fino a totale riempimento di tutto lo spazio disponibile. A test concluso, annotiamo il tempo necessario per portare a termine l'intera operazione.

  2. BrandNew : L'ssd viene accuratamente svuotato e riportato allo stato originale con l'ausilio di un software di Secure Erase. A questo punto, quando le condizioni delle celle NAND sono al massimo delle potenzialità, ripetiamo la copia del nostro pattern fino al totale riempimento dell'SSD. Anche in questa occasione viene annotato il tempo di esecuzione.


A test concluso, viene divisa l'intera capacità dell'SSD per il tempo impiegato e ricaviamo la velocità di scrittura per secondo.


Risultati


CopyTest Used

Corsair Force Series F100 9. Test: Endurance Copy Test 1 


CopyTest BrandNew

Corsair Force Series F100 9. Test: Endurance Copy Test 2 


Sintesi


Corsair Force Series F100 9. Test: Endurance Copy Test 3


Effettuare questo tipo di test riporta gli SSD moto più vicino al mondo dei "vecchi" dischi magnetici. A causa degli algoritmi di compressione, di Wear-Leveling e di Write-Amplification, le prestazioni reali sono buone, ma lontane dai fantomatici 275 Mb/s dichiarati. Il problema non riguarda solamente l'SSD in test, ma è estendibile alla totalità degli SSD attualmente in commercio. La scelta di introdurre questo test, nasce infatti da alcune problematiche riscontrate dagli utenti, che lamentano velocità in scrittura più lente del previsto, in caso di grandi trasferimenti di dati.

L'aspetto che vogliamo mettere in luce, non riguarda la semplice velocità di scrittura, ma piuttosto la differenza prestazionale tra SSD "appena comprato" e lo stesso supporto dopo essere stato letteralmente torturato e privato del Trim. Il grafico mostra chiaramente come le due situazioni limite (in assenza di funzione Trim) siano sensibilmente diverse: in occasione delle prossime recensioni diventerà sicuramente interessante mettere a confronto i risultati di vari supporti.