2. Visto da vicino


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La struttura del Force LS è costituita da due gusci in alluminio pressofuso accoppiati tra loro e bloccati tramite quattro viti disposte sui profili laterali.

Il design è il classico utilizzato sulla stragrande maggioranza degli SSD in commercio, di forma rettangolare con angoli arrotondati e profili laterali leggermente smussati.

La parte superiore presenta una finitura in nero satinato ed un'ampia etichetta adesiva che occupa tutta la  zona centrale, dove sono riportati il logo Corsair, il nome del prodotto e della serie, la capacità, le  varie certificazioni di cui è dotato, un codice a barre, il part number ed il luogo di produzione.


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Il retro dello chassis non riporta alcuna etichetta ed è caratterizzato dalla presenza dei classici inviti filettati per l'installazione in un bay da 2.5".

Come potete notare, l'unità prevede due sigilli di garanzia, che vanno a coprire due delle quattro viti che tengono insieme i gusci metallici, la cui rimozione ne fa inevitabilmente decadere la garanzia.


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Una volta smontato completamente il drive, troviamo al suo interno un PCB, di colore azzurro, che utilizza una disposizione della componentistica particolarmente ordinata.


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Sul lato superiore del PCB sono presenti il controller ed il chip deputato alla cache, entrambi situati in prossimità del connettore SATA, nonchè gli otto chip di memoria NAND Flash disposti in maniera simmetrica, in modo da formare due colonne da quattro chip ciascuna.

L'elettronica principale è contornata da una serie di componenti SMD miniaturizzati che costituiscono l'elettronica secondaria.


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Sul lato opposto troviamo gli altri otto chip NAND Flash, in posizione contrapposta rispetto agli omologhi presenti sulla facciata anteriore, e ulteriori chip SMD, concentrati nello spazio antistante i connettori SATA.


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Il Corsair Force LS 240GB adotta il Phison PS3108-S8, un controller di ultima generazione realizzato su socket BGA 324 Pin, che si occupa di tutta la logica di funzionamento dell'unità grazie ad un sistema di interleaving multi canale a otto vie con funzioni di de-multiplexing e multiplexing verso le celle di memoria.

Il controller è realizzato con processo di fabbricazione a 55nm, opera ad una frequenza massima di 300MHz e supporta fino a 64 chip di memoria NAND Flash SLC/MLC.

Il supporto è garantito sia per NAND Flash che seguono lo standard ONFI, sia per le DDR Toggle Mode.

Il protocollo di trasmissione adotta un'interfaccia nativa SATA Rev. 3.0 (6Gbps) retrocompatibile con la precedente SATA Rev. 2.0 (3Gbps) ed il controllo degli errori è gestito direttamente dal controller tramite un circuito BCH che garantisce una verifica a 72 bit/1kB ECC.

Accanto al controller trova posto un chip DRAM cache, identificato dalla sigla A3P4GF4BLF, prodotto da Powerchip Technology Corporation e avente una capacità di 512MB.

Questa soluzione fornisce un valido aiuto nella gestione dei dati e facilita le operazioni di Garbage Collection.


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L'immagine in alto ci mostra i chip di memoria, identificati dalla sigla TT57G2LAKA, prodotti con processo litografico a 19nm da Toshiba e, successivamente, rimarchiati da Phison.

Ciascuno dei sedici chip di memoria presenti sull'unità ha una densità di 128Gbit (16GB) e contiene al suo interno due Die da 8GB.

Queste particolari IC sono NAND Flash Toggle Mode di tipo sincrono, utilizzano una configurazione MLC (Multi Level Cell) a due bit per cella, un package del tipo 48 pin TSOP, sono conformi allo standard DDR Toggle Mode 2.0 ed hanno un ciclo di vita stimato in circa 3.000 cicli di scrittura.