La diffusione della tradizionale “Penna USB” è aumentata in modo esponenziale negli ultimi anni, indubbiamente a livello di comodità e di capacità è stata una delle migliori innovazioni per il trasporto di dati dall'uscita dei primi CD-R. Attualmente i Pen Drive sono compatibili con quasi tutti i dispositivi multimediali a partire dal Car Audio fino ad arrivare al Hi-Fi passando anche per il mondo dei DJ. Le caratteristiche che hanno reso questi prodotti un “Must to have” sono le dimensioni e il peso contenuti, la grande capacità di memorizzazione e l'estrema facilità con cui possiamo scrivere e cancellare i dati.
Il progressivo calo di prezzi che ha permesso di creare PenDrive con capacità concorrenti agli HD esterni, ha diffuso tra gli utenti la necessità di supporti sempre più veloci al fine di poter sostituire completamente i vecchi HD a favore di drive basati su NAND Flash.
La funzionalità ReadyBoost di Vista ha stabilito un primo balzo prestazionale tra i PenDrive, questa modalità offerta dal sistema operativo Microsoft richiede “Penne” dalle prestazioni minime, soprattutto in accesso random, superiori ai dischi magnetici da 4200rpm e 5400rpm.
Corsair per la prima volta ha creato un prodotto dalle grandi potenzialità basato su NAND Flash che si pone, grazie alla capacità di 128Gb, come reale alternativa agli HD magnetici.
Giunti alla fine della recensione i valori registrati nei test sono sicuramente di alto livello, più vicini ad un SSD di quanto ci saremmo aspettati, soprattutto per quanto riguarda i tempi di accesso. Di contro però, dobbiamo evidenziare come le dimensioni e il peso della Voyager GT non siano esattamente compatibili con i PenDrive tradizionali, fattore questo trascurabile se messo a confronto con un HD esterno da 2,5”.
Un altro aspetto che purtroppo avvicina molto questo Flash drive al mondo SSD è il prezzo, sono necessari infatti più € 300,00 per poter aggiungere alla nostra dotazione di accessori Hi-Tech la Voyager GT da 128Gb.
Ma la parte che Nexthardware avrebbe sicuramente modificato, riguarda l'interfaccia. Sebbene i limiti fisici del USB siano superiori ai dati rilevati, è nostra ferma convinzione che dotare la Voyager di una multiport in grado di permettere la connessione oltre che tramite USB anche a: E-Sata, Power E-Sata o eventualmente al nuovo standard USB 3.0, avrebbe migliorato oltre alla compatibilità anche le prestazioni.
Per concludere vi suggeriamo di utilizzare questo supporto non per migliorare le prestazioni del ReadyBoost di vista o per il semplice trasferimento file, ma piuttosto come destinazione per le installazioni dei vostri software più “pesanti”. Le potenzialità offerte dalla Voyager infatti sono sicuramente meglio sfruttare come HD replacement che come semplice PenDrive.
PRO | CONTRO |
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Voto: 4,5 Stelle
Ringraziamo Corsair per averci gentilmente fornito il Flash Drive oggetto di questa recensione.