4. Interno - Prima parte
Se, come chi scrive, non fate altro che perdere viti durante la rimozione dei pannelli laterali, sarete ben contenti di sapere che Corsair ha pensato anche a voi.
Pur rimuovendoli, infatti, le viti thumbscrew rimarranno loro attaccate, scongiurando quindi la possibilità di diventare letteralmente matti nel cercarle in caso cadano a terra o non ci si ricordi dove averle appoggiate.
L'analisi dell'interno, data la particolare conformazione del Carbide Air 240, è stata suddivisa in due zone distinte.
A sinistra abbiamo quella adibita alla mainboard e alle schede di espansione, che colpisce subito per la sua colorazione completamente nera così come i cavi che la interessano, che vanno a mimetizzarsi perfettamente con essa.
Come possiamo vedere, lo spazio a disposizione è davvero generoso lasciandoci immaginare un assemblaggio dei componenti assolutamente indolore.
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Sul piatto mainboard, anteriormente, sono presenti sei asole passcavo con guarnizione flangiata in gomma di grandi dimensioni e tutte posizionate in modo impeccabile.
Posteriormente, invece, non vi sono particolari degni di nota, fatta eccezione per il grande foro in corrispondenza del socket per agevolare l'installazione e la manutenzione di un dissipatore o un waterblock per CPU, senza dover preventivamente smontare la mainboard.
Le fasi d'alimentazione della scheda madre potrebbero essere raffreddate attivamente da due ventole da 80mm installabili sul retro, tra l'altro non presenti sul catalogo del produttore.
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Ma, come abbiamo visto precedentemente, in caso si debba installare una configurazione piuttosto spinta, ci vengono in aiuto le predisposizioni presenti sul fondo del case, dove, lo ricordiamo, è possibile installare due ventole opzionali da 120mm.
In generale, quindi, nella zona di sinistra è possibile utilizzare ben sei unità da 120mm più due da 80mm.
