Corsair Carbide Air 240

2. Esterno - Prima parte

Dopo aver facilmente estratto dalla confezione il Corsair Carbide Air 240, in virtù di un peso particolarmente ridotto, lo abbiamo subito messo a confronto con il Graphite 380T da poco recensito.

 

Pur avendo un fattore di forma maggiore, ovvero microATX, le dimensioni del Carbide Air 240 sono addirittura inferiori rispetto al Graphite 380T, soprattutto a causa della diversa progettazione degli spazi interni e della destinazione d'uso.

Tale particolarità non è affatto di poco conto poichè, nonostante il Graphite 380T sia un case pensato appositamente per chi necessita di un desktop "da viaggio", se non fosse per la maniglia sembrerebbe più trasportabile il Carbide Air 240 che, per giunta, può contenere schede madri più prestanti, configurazioni SLI o CrossFire ed un numero maggiore di ventole.

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Ad ogni modo, tornando sul protagonista della nostra recensione, ribadiamo, ancora una volta, come il suo design esterno sia in tutto e per tutto simile al Carbide Air 540.

Tale pronunciata affinità si evince, soprattutto, attraverso le particolari griglie verticali ricavate sulla struttura esterna, che percorrono il case longitudinalmente eccezion fatta, ovviamente, per la parte posteriore.

Questo effetto è maggiormente visibile sulla versione in nostro possesso, ovvero la Arctic White, dato che il contrasto tra il bianco brillante dei pannelli esterni e il nero dei filtri interni è molto più accentuato.

Va da sé che, data la forma quasi cubica del case, la struttura, così come per il Carbide Air 540, sarà suddivisa in due zone distinte, aspetto su cui ci soffermeremo al momento della nostra analisi interna.

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Come già accennato, il Carbide Air 240 è al momento disponibile solo con finestra in acrilico con effetto leggermente fumè montata sul pannello di sinistra.

Sulla parte destra, invece, abbiamo un pannello che ospita un ampio filtro antipolvere nella parte bassa, dietro al quale può essere installata una ventola da 120mm opzionale.

Il filtro è dotato di calamite, motivo per cui la sua rimozione sarà molto semplice in caso si dovessero effettuare le normali operazioni di pulizia o si volesse installare una ventola da 120mm nella predisposizione sottostante, nella parte adiacente all'alimentatore.

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I due pannelli laterali sono entrambi abbastanza rigidi ed entrambi piuttosto robusti, in particolare quello dotato di finestra in acrilico.

 

Il pannello frontale del case è molto pulito, con le dodici feritoie nere che, seppur evidenti, si armonizzano alla perfezione con il resto della struttura.

A metà altezza, leggermente spostato sulla sinistra, vi è il logo Corsair, un dettaglio da tenere bene in considerazione per le pagine successive, quando andremo a vedere come può essere "interpretato" il Carbide Air 240.

Il pannello delle connessioni è integrato nella parte destra del frontale e prevede, partendo da sinistra, il pulsante di reset, il LED di attività dei drive, il pulsante d'accensione con relativo LED di stato, due connettori jack audio e, infine, due porte USB 3.0.

 

Il frontale può essere facilmente rimosso in quanto è fermato alla struttura del case attraverso quattro semplici ganci in plastica.

Dietro di esso sono presenti due ventole da 120mm e il PCB del pannello di I/O, oltre ad alcuni fori eventualmente sfruttabili per il cable management.

Sulla parte posteriore del robusto pannello frontale è presente un filtro antipolvere facilmente removibile insieme, volendo, alla griglia a cui è fissato.