7. Montaggio componenti e risultato finale
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In questa fase analizzeremo l'assemblaggio parziale di una macchina tipo, mettendo in evidenza gli ingombri dei componenti, l'accessibilità interna, l'efficienza della ventilazione e l'impatto estetico finale.
Trattandosi di un case Mid Tower abbiamo scelto un sistema non eccessivamente ingombrante, utilizzando il dissipatore standard Intel ed una configurazione a singola VGA, ma installando, volutamente, un alimentatore non modulare.
Le quattro foto sottostanti mostrano, molto sinteticamente, le varie fasi dell'installazione della nostra piattaforma.
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Lo spazio di manovra si è dimostrato sufficientemente ampio da permettere di lavorare in tutta tranquillità e completare il lavoro in pochi minuti, grazie anche alle varie features offerte dal cabinet.
La presenza delle asole per il passaggio dei cavi e dei supporti per il relativo fissaggio ha consentito, infatti, di nascondere alla vista la maggior parte di essi nel vano opposto; questa operazione, notevolmente facilitata dalla bombatura presente sulle paratia, risulta fondamentale oltre che per fini puramente estetici, anche per favorire il ricircolo dell'aria nella zona riservata alla scheda video.
La seconda foto in alto a destra ci mostra la distanza tra il tray della mainboard e la parete soprastante che è di 33mm, una distanza sufficiente all'installazione di un radiatore a singola fila di celle, come potrebbe essere quello compreso nel kit all-in-one H100 prodotto da Corsair.
Infine, la terza e la quarta foto ci mostrano il Carbide 500R ad assemblaggio terminato; nonostante la presenza di un alimentatore non modulare dotato di una quantità impressionante di cavi, il case si presenta abbastanza ordinato e con le "aree critiche" libere dalla presenza di ingombri che possano ostacolare il ricircolo dell'aria.
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Lavoro finito
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Il risultato finale ci ha soddisfatto pienamente.
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