Corsair AX860i Digital

Componentistica & Layout - Parte 2

 

 

Il filtro EMI, parzialmente disposto a ridosso della presa d'ingresso, trova spazio sul PCB principale dove possiamo osservare una folta schiera di condensatori ed una coppia di induttori oltre, ovviamente, al fusibile d'ingresso ed al MOV presente nell'angolo inferiore destro (componente color giallo scuro).

Ricordiamo che lo scopo del filtro d'ingresso è quello di impedire alle componenti in alta frequenza, generate dai transistor di switching, di ritornare sulla rete elettrica e di evitare che eventuali disturbi esterni possano influenzare le tensioni d'uscita.

Il varistore (MOV) ha, invece, la funzione di proteggere, entro certi limiti, l'alimentatore dalle scariche elettriche. 

Possiamo ritenere questa sezione più che adeguata anche se, vista la fascia di appartenenza, avremmo preferito la presenza di una presa filtrata pronta all'uso.

 

Â	Particolare del ponte raddrizzatore con relativo dissipatore;  GBJ 25L06 25A @ 100°C con dissipatore

 

La tensione, successivamente, arriva al ponte raddrizzatore in cui la componente negativa della tensione sinusoidale viene ribaltata in valori positivi, generando un doppia semionda a 100Hz.

Il singolo componente utilizzato da Corsair, ovviamente dissipato, consente di erogare con ampio margine tutta la corrente necessaria per fornire gli 860W nominali (circa 4A a 220V). 

Â	Condensatore primario Panasonic 680uF 420V 105°C

 

I due condensatori primari presenti sull'AX1200i sono stati sostituiti da un unico componente,di maggiori dimensioni, garantito per operare sino a 105°C, riducendo quindi il divario ad appena 260uF, con 680uF disponibili a 420V  .

Tale soluzione è comunque necessaria, dal momento che il Corsair AX860i può fare a meno della ventilazione forzata fino a circa 260W di erogazione.

 

Â	Particolare del diodo e dei Mosfet riservati al sistema di controllo del fattore di potenza: 2 x Mosfet   1 x diodo

 

I Mosfet facenti parte del sistema PFC sono due e vengono dissipati tramite un elemento in allumino a loro riservato.

Da notarsi gli elementi in metallo che chiudono sul davanti i componenti , i quali, sebbene non consentano di osservare le sigle degli stessi, migliorano lo scambio termico e schermano dagli impulsi elettromagnetici.

I transistor di switching che incrementano la frequenza della tensione di alimentazione a diverse decine di KHz sono quattro in configurazione full-bridge.

Tralasciando la soluzione a due fasi vista sul fratello maggiore, quella utilizzata dal Corsair AX860i è al momento la migliore struttura impiegata sugli alimentatori di fascia alta.

 

Â	Particolare dello stadio primario di switching.

La tensione in alta frequenza consente, a questo punto, l'utilizzo di un trasformatore di piccole dimensioni che abbassa la tensione dai circa 300V dello stadio primario a poco più di 12V .

L'AX860i impiega un solo trasformatore, contro i due del modello di punta ed il componente è insolitamente piccolo.

Da notarsi i vari cavi di collegamento che consentono il monitoraggio della tensione d'uscita da parte del circuito di controllo.

 

Â	Particolare del trasformatore.

 

Una volta ridotta la tensione a valori compatibili con gli stadi successivi, è necessario filtrare le forti oscillazioni prodotte dai transistor di switching.

L'operazione viene affidata ad un numero non precisato di Mosfet ancorati alla daughter-card posta a ridosso del trasformatore.

 

Â	Data l'estrema vicinanza della daughter-card dello stadio secondario sia al trasformatore che al PCB delle connessioni modulari ed alla presenza dell'elemento metallico di raccolta che copre i componenti, non siamo in grado di fornire indicazioni sul numero e modello di rettificatori utilizzati.

 

I regolatori d'uscita sono tutti elettricamente collegati tra di loro, così come i cavi di collegamento che trasferiscono la corrente al PCB delle connessioni modulari.

Anche il Corsair AX860i è quindi un alimentatore single rail, tuttavia, come avremo modo di vedere nella pagina relativa al software, l'utente potrà impostare a piacimento i limiti di erogazione sulle singole porte PCI-E rendendo quindi l'alimentatore un multi rails "virtuale".

Tale possibilità richiede necessariamente un controllo indipendente della corrente erogata su ogni singola porta ma, data l'impossibilità di osservare la zona, non siamo in grado di far luce sulle soluzioni tecniche adottate.

La sezione di filtraggio finale è distribuita tra la daugher-card dello stadio secondario, il PCB principale e quello delle connessioni modulari.

Nello specifico, troviamo sia condensatori elettrolitici che allo stato solido, questi ultimi presenti in maggior numero; la capacità complessiva a disposizione è tra le più alte finora viste. 

 

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Le tensioni da 5 e 3,3 Volt sono generate da moduli DC-DC disposti su due daughter-card indipendenti.

I transistor utilizzati per ogni modulo DC-DC sono quattro, così da riuscire a fornire senza problemi i 25A dichiarati.

Sul lato opposto sono ancorati l'induttore ed i condensatori di filtraggio.

 

Â	Particolare della daughter-card relativa alla tensione da 5V di stand-by.

 

L'intero circuito per la generazione della tensione da 5V di stand-by trova posto su un'altra daugher-card.

 

 

Sulla parte esterna della daughter-card di maggiori dimensioni troviamo il cervello dell'intero alimentatore, ossia il DSP 56F8014.

 

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Questo componente non è un vero e proprio DSP, o meglio integra al suo interno sia un DSP che un microcontrollore operante a 32MHz e dotato di 4kB di RAM e 16kB di memoria Flash programmabile.

Grazie a questa innovativa soluzione, i prodotti Corsair appartenenti alla serie AXi hanno tracciato una linea di separazione con tutto il resto che, oramai, è da considerarsi "OLD".

 

Â	Particolare del controller ICE2HS01G.

Concludiamo con l'unico componente d'interesse disposto sull'altro lato del PCB, come accennato in precedenza, ossia il controller per i trasistor di switchig prodotto da Infineon.

Il componente riesce a gestire frequenze comprese tra i 30KHz ed 1MHz; si è quindi spiegato  il perché delle ridottissime dimensioni del trasformatore principale.

L'unica pecca dell'intero alimentatore, a nostro avviso, sembra essere l'applicazione di quel resistore (azzurro) a ridosso dell'integrato, isolato con del collante.