6. Componentistica & Layout - Parte seconda
Come anticipato, il filtro EMI è disposto quasi completamente sul PCB e può contare su un elevato numero di componenti, sfortunatamente quasi del tutto coperti dalla resina.
 Â | Particolare dello stadio di rettifica. |
Con il nuovo AX1500i assistiamo all'uscita di scena del ponte raddrizzatore a diodi, o ponte di Graetz, che viene sostituito da una coppia di Mosfet.
Il motivo di tale scelta è dovuto al fatto che il classico ponte a diodi è affetto, per come è costruito, da una caduta di tensione stabile di circa 1,4V che, moltiplicati per una corrente d'ingresso elevata, danno luogo ad una perdita di potenza non trascurabile, soprattutto se si punta ad ottenere la certificazione 80Plus Titanium.
Tale soluzione è quanto di più raffinato si possa chiedere ad un alimentatore.
 Â | Un primo piano del dissipatore dedicato ai mosfet e diodi facenti parte del sistema di controllo del fattore di potenza.
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Il sistema di controllo del fattore di potenza (APFC) è il più grande finora visto con ben quattro induttori toroidali, altrettanti diodi e Mosfet ...
Con un tale arsenale a disposizione siamo sicuri della bontà dei risultati che verranno restituiti da questo mostro nei nostri test!
 Â | Condensatori primari Nippon Chemi-con
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La capacità totale messa a disposizione dei due condensatori primari cresce dai 940uF dell'AX1200i a ben 1150uF: la maggiore potenza erogabile viene quindi supportata adeguatamente.
L'elevata qualità garantita dai condensatori di produzione giapponese si traduce in una temperatura massima operativa di 105 °C, elemento estremamente importante se si considera la modalità fanless fino al 30% del carico massimo.
 Â | Lo stadio primario di switching a due fasi. |
Altro elemento che contraddistingue i due modelli di punta di casa Corsair (sia l'AX1500i che l'AX1200i) è l'utilizzo di una doppia fase di switching, che consente di raggiungere maggiori frequenze e modulare meglio la tensione da destinare ai trasformatori.
Di certo una soluzione che migliorerà enormemente la qualità delle tensioni d'uscita.
Grazie all'elevata frequenza della tensione in uscita allo stadio primario di switching è possibile utilizzare, nonostante la maggiore potenza erogabile, dei trasformatori più piccoli.
Le due unità in parallelo che riducono la tensione da centinaia di volt a circa 12V sono collegate direttamente al PCB dei rettificatori d'uscita; sfortunatamente non ci è possibile osservare la componentistica e la soluzione circuitale utilizzata.
La daugher card posta sulla parte sinistra dell'alimentatore ospita il cervello dell'intero alimentatore, ossia il DSP MC56F8236.
Questo componente non è un vero e proprio DSP, o meglio integra al suo interno sia un DSP che un microcontrollore a 32bit con una frequenza operativa fino a 100MHz, abbinato a 48kB di memoria Flash e 8kB di SRAM.
Si tratta, quindi, di un componente decisamente più potente di quello impiegato sull'AX1200i.Â
La generosa daughter card ancorata al bordo destro del PCB accoglie i moduli DC-DC per la generazione delle tensioni inferiori, compresa quella da -12V.
 Â | Il controller PWM ancorato alla daughter card dei moduli DC-DC NCP1034 |
Concludiamo la nostra analisi con il controller PWM che si occupa di gestire i moduli DC-DC per la generazione delle tensioni inferiori, 3,3 e 5 Volt, a partire dalla tensione principale a 12V.
