3. Visto da vicino - TPC 800

 

Passiamo quindi all'esame di quello che potremmo considerare l'ibrido di casa Cooler Master; l'inserimento della vapor chamber, a suffragio del lavoro svolto dalle heatpipes, fa infatti del TPC 800 un dissipatore atipico.


Come funziona una Vapor Chamber

Utilizziamo l'immagine di seguito per meglio comprendere il principio di funzionamento della vapor chamber.

 

Cooler Master TPC 800 & Eisberg 240L Prestige 3. Visto da vicino - TPC 800 1

 

Letteralmente, vapor chamber significa "camera di vapore" è già questo, molto in sintesi, anticipa come funzioni questa tecnologia; in sostanza, le vapor chamber vengono anche definite heatpipes piatte, vista la similitudine della tipologia di azione che svolgono.

Anche all'interno di una camera di vapore, infatti, è presente un fluido che, riscaldato dalla fonte di calore, varia il suo stato, da liquido a gassoso, spostando quindi il calore da un punto ad un altro della camera; un eventuale dissipatore posto sulla parte opposta della superficie di scambio termico, provvede a portar via ancora più velocemente il calore generato, riportando quindi il fluido allo stato liquido.

Il loop che si genera attraverso la continua transizione di fase del fluido, corrisponde al principio di funzionamento della vapor chamber che, in sostanza, riesce a smaltire il calore distribuendolo su una superficie molto ampia.

Ma questa è forse la maggiore limitazione di questa tecnologia e, al tempo stesso, il motivo per cui si preferisce ricorrere all'aiuto delle heatpipes, piuttosto che andare a disporre una vapor chamber di dimensioni appropriate per tenera a bada una potente CPU.

Per avere un dissipatore basato su una sola vapor chamber, infatti, dovremmo sviluppare un corpo radiante enorme, cosa assolutamente poco pratica all'interno di un case per PC.

Nel caso del TPC 800, le due vapor chamber sono disposte al di sopra delle delle heatpipes, a parziale "supporto" delle stesse.

 

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Le immagini ci mostrano un dissipatore con un corpo radiante a singola torre, con un'alettatura molto fitta e notevolmente solido; le alette non si piegano facilmente, tanto che, per fornirvi un termine di paragone, è possibile accomunare il TPC 800 ai prodotti di casa Noctua per la rigidità strutturale.

Son ben sei le heatpipes e due le vapor chamber, di cui è possibile già notare la disposizione.

 

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La disposizione di heatpipes e vapor chamber si nota meglio in questa immagine: quattro esterne e due interne le heatpipes, interne e sfalsate le due vapor chamber.

Visibili in modo piuttosto evidente le tracce della saldatura delle heatpipes alle alette, soluzione che consente il massimo dello scambio termico tra i tubi di calore e le quarantaquattro "fin" del corpo radiante.

 

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La saldatura delle heatpipes non si limita alle sole alette, poichè anche sulla base è stata adottata la medesima procedura: si può, anche in questo caso, evidenziare la posizione delle vapor chamber, rialzate rispetto ai "tubi di calore".

La finitura della base non è lucidata a specchio, ma semplicemente "spazzolata".


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La sommità del cooler è provvista di una piastra in alluminio spazzolato con la sola funzione estetica; anche le heatpipes, così come le vapor chamber, sono ricoperte da un piccolo carter in plastica opportunamente sagomato.

 

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Le immagini soprastanti ci mostrano la predisposizione dei supporti per ventola, forniti a corredo in numero di quattro, che consentono il montaggio di due ventole in configurazione Push-Pull.

Manifestiamo il nostro disappunto per l'assenza totale di ventole in bundle, non essendo inoltre suggerita alcuna indicazione sulla tipologia di unità da utilizzare.

A parte questa piccola "nota stonata", non possiamo non apprezzare l'elevato livello di finiture del Cooler Master TPC 800, che si presenta davvero ben fatto: le parti in rame completamente nickelate, il carter superiore e la notevole rigidità del complesso ne fanno uno dei dissipatori meglio realizzati che ci sia mai capitato sottomano.