6. Installazione componenti
Rimossi eventuali elementi di disturbo, il primo componente a trovare spazio all'interno del nostro MasterCase SL600M è stata la scheda madre ASUS MAXIMUS IX APEX che, pur essendo una E-ATX, è stata facilmente installata sul piatto mainboard.
Successivamente abbiamo montato un AiO MasterLiquid ML240L RGB nella parte alta, decentrandolo verso la paratia in vetro così da non avere interferenze con il sistema di raffreddamento delle fasi della mainboard.
Avremmo gradito fosse stata offerta la possibilità di montare il radiatore tra l'apposita griglia ed il pannello superiore del case ma, purtroppo, sul supporto utilizzato da Cooler Master non ci sono fori per il passaggio dei tubi.
A seguire abbiamo fissato l'alimentatore MasterWatt 750 sullo specifico supporto visto in precedenza, che è stato poi agganciato nella parte frontale alta del case.
Sistemati alcuni cavi, abbiamo nascosto la restante parte dell'alimentatore sotto il coperchio in dotazione, indispensabile per contenere i grovigli in eccesso.
Sul pannello di acciaio che va a coprire tutta questa zona, poi, abbiamo posizionato due SSD in modo tale che fossero visibili dall'esterno senza avere i relativi cavi a vista.
Spostandoci sul retro, abbiamo effettuato un cablaggio pulito ed ordinato in modo molto semplice servendoci di pochissime fascette in velcro aggiuntive, visto che le tre in dotazione son più che sufficienti per contenere i cavi più esposti.
Nonostante la presenza di circa 20mm di spazio tra il vassoio e la paratia laterale destra, tale zona è stata quasi inutilizzata visto che i cavi più ingombranti, come il massiccio ATX 24 pin, sono stati posizionati nello scomparto per l'alimentatore.
La scheda video è stata installata parallelamente alla scheda madre e abbastanza vicina a quest'ultima, in modo tale da interferire il meno possibile con il flusso d'aria proveniente dal basso, servendoci di un Riser Cable Cooler Master non presente in dotazione.
Peccato per l'assenza di un sostegno nella parte bassa, soprattutto per coloro che andranno ad utilizzare schede video con un sistema di dissipazione particolarmente generoso, ma per la nostra TITAN X, abbastanza compatta e leggera, non abbiamo notato flessioni.
Effettuati gli ultimi ritocchi sul cablaggio è possibile ammirare l'ordine e la pulizia del sistema, dove non sono visibili cavi fuori posto.
Premuto il pulsante di accensione, l'effetto è più che soddisfacente, soprattutto per coloro che non sono appassionati di LED RGB.
Cooler Master, infatti, ha rivisto i suoi piani rispetto al prototipo presentato durante il Computex 2018, rimuovendo i LED sulle ventole ma lasciando il sistema di illuminazione delle porte USB sul pannello I/O che, ricordiamo, si attiverà per circa 30 secondi solo ed esclusivamente qualora l'apposito sensore dovesse rilevare un movimento a circa 10cm di distanza.
