2. Vista da vicino - Parte prima


La Trigger Z, se privata del suo enorme poggiapolsi, risulta una tastiera dalle dimensioni abbastanza compatte, con una larghezza di 470mm per una profondità 160mm.

Il peso, di circa 1,5kg, è chiaro indice della sua robustezza, ma ne compromette in parte la trasportabilità per chi è abituato a frequentare i LAN Party.


CM Storm Trigger Z 2. Vista da vicino - Parte prima 1 


Giusto per rinfrescarvi la memoria circa la solidità del progetto, vi riproponiamo un test estremo eseguito sulla prima Trigger che, strutturalmente, è pressoché identica alla nuova Trigger Z.



Avremmo voluto effettuare anche noi lo stesso test per dimostrarvi la veridicità delle prove, ma qualcuno della redazione ha perso le chiavi della Lamborghini di servizio.


CM Storm Trigger Z 2. Vista da vicino - Parte prima 2 


A prima vista l'unica differenza riscontrabile con la prima versione risiede nella colorazione; la nuova Trigger Z abbandona le tonalità di grigio per far spazio ad un look completamente nero, che fa largo uso di materiale soft touch. 


CM Storm Trigger Z 2. Vista da vicino - Parte prima 3 


Le linee squadrate, rese ancora più aggressive da alcune sfaccettature sui bordi, ne denotano la chiara vocazione gaming anche se, date le sue doti di robustezza, potrebbe trovar posto anche sulla scrivania di qualche professionista per un normale uso quotidiano.


CM Storm Trigger Z 2. Vista da vicino - Parte prima 4 


La superficie di appoggio presenta sei supporti in gomma dalle generose dimensioni, che conferiscono una notevole stabilità al prodotto.


CM Storm Trigger Z 2. Vista da vicino - Parte prima 5  CM Storm Trigger Z 2. Vista da vicino - Parte prima 6 


Ovviamente, come ogni tastiera che si rispetti, è possibile regolarne l'inclinazione tramite due solidi piedini in plastica posizionati nella parte posteriore.


CM Storm Trigger Z 2. Vista da vicino - Parte prima 7 
CM Storm Trigger Z 2. Vista da vicino - Parte prima 8  CM Storm Trigger Z 2. Vista da vicino - Parte prima 9 


Sul retro della Trigger Z sono stati rimossi l'HUB USB a due porte ed il connettore d'alimentazione ausiliario a 5V, in favore di una porta USB di tipo A.


CM Storm Trigger Z 2. Vista da vicino - Parte prima 10 


Il collegamento al PC avviene infatti per mezzo di un cavo USB removibile, lungo circa 1,70m, rivestito da una fitta trama in tessuto e dotato di connettori placcati in oro.

Confrontando il cavo della prima Trigger con quello attuale, sembra inoltre che quest'ultimo sia più flessibile del precedente.


CM Storm Trigger Z 2. Vista da vicino - Parte prima 11 


Per quanto riguarda la disposizione dei tasti non vi sono modifiche degne di nota, con i cinque tasti dedicati alle Macro e ai profili posizionati sulla sinistra.


CM Storm Trigger Z 2. Vista da vicino - Parte prima 12 


Nella parte alta troviamo i consueti tasti dedicati alle regolazioni, sia quelli inerenti la retroilluminazione che quelli "media", con l'aggiunta del tasto che blocca le funzioni di Windows in gaming (F12).


CM Storm Trigger Z 2. Vista da vicino - Parte prima 13 


Questi ultimi, ovviamente, svolgeranno le loro funzioni aggiuntive solo se premuti in contemporanea con il tasto "FN".