CM Storm Stryker

9. Montaggio componenti

In questa fase andremo ad analizzare gli ingombri dei componenti, l'accessibilitÃ interna, l'efficienza della ventilazione e l'impatto estetico finale, tramite l'assemblaggio parziale di una macchina tipo.

Abbiamo scelto una configurazione mediamente ingombrante che prevede la presenza di un dissipatore di dimensioni generose come il Cogage MST-140, uno SLI a due vie di GeForce GTX 460 a doppio slot ed un alimentatore modulare di grande potenza.

Le immagini in alto ci mostrano alcuni dei componenti che interessano questa specifica fase.

A sinistra abbiamo i bezel frontali di ottima fattura in mesh metallica e provvisti di un filtro antipolvere facilmente rimovibile.

Le ulteriori due immagini ci mostrano la slitta per i drive dotata di guarnizioni antivibrazione.

L'installazione delle unitÃ da 3,5" avviene in modalitÃ tool-less, basta infatti inserirlaÂ facendo combaciare la foratura con i quattro perni; esiste anche la predisposizione per accogliere i drive da 2,5" che, perÃ², vanno fissati in maniera tradizionale con l'ausilio di quattro viti.

Iniziamo quindi l'assemblaggio dei componenti posizionando la scheda madre sulla quale abbiamo preventivamente montato l'enorme dissipatore.

Gli spazi a disposizione, anche dopo aver piazzato la nostra motherbard sono notevoli, e non potrebbe essere altrimenti dato che il CM Storm Stryker Ã¨ in grado di ospitare schede anche in formato XL-ATX.

Inseriamo quindi il nostro alimentatore modulare, ma soltanto dopo aver preventivamente smontato il supporto per gli SSD allo scopo di avere un raggio di curvatura piÃ¹ morbido dei cavi che andiamo a disporre nella parte posteriore, pronti per essere ordinati nel modo migliore

Infine, andiamo ad installare le due VGA MSI Cyclone GTX 460, le periferiche di memorizzazione e ad effettuare tutti i collegamenti elettrici previsti.

Lo spazio di manovra, complice l'utilizzo di un alimentatore modulare con un numero ridotto di cavi, si Ã¨ dimostrato talmente ampio da permettere di completare il lavoro in pochi minuti lavorando nella massima tranquillitÃ e senza nessun intoppo.

La presenza delle asole per il passaggio dei cavi, munite di guarnizioni e dei supporti per il relativo fissaggio, ci hanno consentito di operare con estrema precisione e di nascondere alla vista buona parte di essi nel vano opposto.

Qualche fascetta in velcro opportunamente disposta ed una in plastica ci consentono di ottenere un risultato finale piuttosto ordinato.

Il groviglio dei cavi Ã¨ abbastanza corposo ma, grazie alla bombatura presente sul pannello, la chiusura della paratia Ã¨ avvenuta senza alcuna incertezza.

L'impatto visivo del lavoro terminato risulta molto appagante; la soluzione da noi scelta permette inoltre l'installazione di entrambe le ventole opzionali sul fondo del case allo scopo di migliorarne ulteriormente il potenziale di raffreddamento.Â

Guardando l'interno del cabinet ad assemblaggio terminato ci rendiamo subito conto che abbiamo sfruttato soltanto una piccola parte del potenziale spazio a disposizione che, ricordiamo, Ã¨ in grado di accogliere anche configurazioni multi VGA con lunghezza fino a 322mm, mainboard di dimensioniÂ ancoraÂ piÃ¹ generose di quella da noi utilizzata e, all'occorrenza, anche impianti di watercooling con radiatori biventola di grande spessore.