8. Transfer Rate SMB - Wi-Fi/Gigabit Ethernet
Come riportato nella metodologia di test, tutte le prove inerenti il transfer rate sono state effettuate utilizzando il servizio "Condivisione file e stampanti", offerto dai sistemi operativi Windows tramite il protocollo SMB (Server Message Blocks Protocol).
Ormai sinonimo di trasferimento di file all'interno di reti LAN (è infatti supportato anche da Linux e da Mac OS), SMB è stato scelto per effettuare quasi tutti i nostri test semplicemente perchè rappresenta l'uso più intensivo che un utente (comune o esperto che sia) fa della rete.
Infatti, non solo è utilizzato per condividere file tra computer della rete, ma anche da tutti i NAS disponibili sul mercato e da una varietà enorme di device.
Rispetto al tradizionale HTTP, questo è un protocollo nato per reti LAN ad alta velocità e, quindi, perfettamente adeguato al target di utilizzo delle periferiche oggetto di questa recensione.
Questa prova è stata svolta sfruttando la porta Gigabit Ethernet del router, alla quale abbiamo collegato un NAS condiviso sulla rete e verso il quale sono state effettuate le operazioni di download ed upload del file di test.
Per la misurazione delle velocità di copia, piuttosto che affidarci all'interfaccia grafica di Windows, abbiamo preferito l'utilizzo di un programma da riga di comando, in grado di fornire informazioni dettagliate sul transfer rate medio.
La nostra scelta è ricaduta su ROBOCOPY, un programma fornito con Windows, che permette di effettuare copie veloci ed efficienti di file.
Sintesi
Nei test di lettura, ovvero di download del nostro file di test dal NAS, effettuati utilizzando la banda di 5GHz, possiamo osservare che, fino alla distanza di 5mt, anche in presenza di un ostacolo, la velocità si mantiene su livelli abbastanza elevati e i due adattatori wireless si equivalgono.
Nel test più gravoso, alla distanza di 10mt con presenza di ostacoli, entrambe le schede fanno segnare un calo prestazionale dell'ordine del 30%, mantenendosi comunque su buoni livelli.
Gli stessi test ripetuti sulla banda da 2.4GHz, quindi utilizzando lo standard n, mostrano una leggera superiorità del PCE-AC68 alla distanza di 3mt; superata tale soglia, le prestazioni delle due schede di rete si riallineano mentre alla distanza di 10mt la scheda PCIe con chipset Broadcomm supera quella ASUS di un paio di MB/s.
A differenza di quanto visto sulla recensione del Sitecom WLR-8100, possiamo notare come, in condizioni critiche di funzionamento, il vantaggio offerto dalla connessione di tipo ac della banda a 5GHz rimane abbastanza consistente, ottenendo prestazioni doppie rispetto a quelle dello standard n sulla 2.4GHz.
Visti i precedenti risultati ottenuti con l'adattatore PCIe con chipset Broadcomm, riteniamo che questa differenza prestazionale sia dovuta interamente alla bontà del router.
Contrariamente ai test di download, nella fase di uplink non è più l'ASUS RT-AC68U ad inviare dati, ma le schede wireless dei computer, quindi sarà messa a dura prova la sezione trasmittente dei due adattatori e, in particolare, le antenne.
Utilizzando lo standard ac della 5GHz, notiamo una leggera prevalenza della PCE-AC68 in prova fino alla distanza di 5mt con ostacolo, che diventa abbastanza netta nella condizione più critica di funzionamento.
Rispetto ai test di lettura possiamo osservare comunque un calo prestazionale in tutte le condizioni di funzionamento con entrambi gli adattatori, con velocità praticamente dimezzate.
In questa prova la banda da 5GHz si dimostra più efficiente della 2.4GHz fino alla distanza di 5mt con entrambi gli adattatori mentre, nella condizione più gravosa, soltanto utilizzando la PCE-AC68 riscontriamo un concreto vantaggio che si attesta intorno al 42%.
Per avere un'idea più precisa del rapporto tra prestazioni dichiarate ed effettive, riportiamo anche i valori in Megabit/s.
I due grafici mostrano in maniera evidente che le prestazioni offerte dall'ASUS PCE-AC68, pur raggiungendo dei picchi notevolissimi nei test di download, sono ben distanti dalla velocità teorica dello standard 802.11ac.
Questo comportamento, già visto in occasione di test analoghi effettuati su prodotti della concorrenza, è in realtà tipico di tutti i dispositivi Wi-Fi: sfortunatamente, il divario tra banda teorica ed effettiva risulta spesso molto alto.
Le prestazioni sono comunque sufficienti a garantire lo streaming di filmati HD in maniera fluida anche nelle peggiore delle condizioni ipotizzata nei nostri test.
