5. Prova sul campo


Arrivati a questo punto non ci resta che mettere alla prova le nuove cuffie di casa ASUS così da valutarne ergonomia e resa audio, con un occhio particolare, come sempre, alle prestazioni in gioco.


ASUS ROG Theta 7.1 5. Prova sul campo 1 


Ergonomia

Parlando di ergonomia, siamo rimasti colpiti dall'ottimo lavoro svolto: le ROG Theta 7.1 sono decisamente ingombranti, ma anche sorprendentemente comode e con una vestibilità fuori dal comune.

Oltre ad una distribuzione del peso ottimale, gran parte del merito va alla qualità delle imbottiture ed ai rivestimenti traspiranti, davvero di ottima fattura.

In particolare, i cuscinetti dei due padiglioni avvolgono completamente le orecchie, hanno la giusta "consistenza" e, soprattutto, presentano uno spessore maggiore rispetto al solito.

Quest'ultima caratteristica, in aggiunta ad una forza di serraggio dell'archetto ben calibrata, aiuta a restituire una buona sensazione di comfort fin dalle prime battute di utilizzo, aspetto che non fa rimpiangere headset più leggeri di 200g.

Le ROG Theta 7.1, comunque, sono cuffie da "postazione", infatti, pur disponendo di un cavo USB-C corto per l'utilizzo in mobilità, mostrano dei chiari limiti quando abbiamo a che fare con uno smartphone o una Nintendo Switch e siamo portati ad inclinare la testa verso il dispositivo, situazione in cui i quasi 600g delle Theta iniziano a farsi sentire.

Decisamente pratico e funzionale anche il comando per la regolazione del volume che, del resto, conoscevamo già molto bene essendo lo stesso adottato per le ROG Delta da noi già recensite.


Ascolto

Per quanto concerne l'ascolto, dalle prove che abbiamo condotto, con qualsiasi tipo di traccia stereo risulteranno attivi solo i due driver frontali da 40mm che, ad ogni modo, svolgono un lavoro più che dignitoso.

In questo specifico ambito, infatti, la resa audio delle Theta 7.1 è andata oltre le nostre aspettative, facendosi apprezzare con svariati generi musicali e sfoggiando un buon livello di dettaglio e dei bassi convincenti.

Ciò detto, rimangono pur sempre delle cuffie dal prezzo impegnativo e se il vostro focus è l'ascolto della musica, non c'è dubbio che il mercato offra soluzioni migliori.

Vi ricordiamo, inoltre, che il software ROG Armoury II mette a disposizione tutta una serie di impostazioni legate all'equalizzazione, grazie alle quali potrete personalizzare la resa sonora in base alle vostre preferenze.


Gaming

Senza girarci troppo intorno, mai come in questo caso eravamo interessati alla prova in gioco, vista la natura spiccatamente gaming di queste cuffie e, indubbiamente, molti di voi si staranno domandando se il design multicanale ideato da ASUS valga o meno "la candela".


ASUS ROG Theta 7.1 5. Prova sul campo 2 


Le cuffie surround reali sono spesso invise a molti videogiocatori fondamentalmente per due motivi: il primo è che l'utilizzo di driver più piccoli implica una perdita a livello di qualità audio ed il secondo è che, dovendo essere inseriti all'interno di un padiglione dalle dimensioni standard, sono comunque troppo vicini tra loro per provare a ricreare un ambiente sonoro che ricordi quello di un vero impianto esterno multicanale.

Iniziamo col dire, ancora prima di parlare di spazialità dell'audio, che le Theta 7.1 suonano davvero alla grande in gioco: la riproduzione dei suoni che danno vita ai vari scenari si è dimostrata convincente in tutti i titoli provati non facendoci minimamente rimpiangere l'assenza dei due subwoofer sfoderando, anzi, bassi sorprendentemente energici e ben presenti.


ASUS ROG Theta 7.1 5. Prova sul campo 3 


Pur avendole testate anche su altri AAA appartenenti a generi diversi, per poterne saggiare al meglio l'audio posizionale ci siamo focalizzati soprattutto sugli sparatutto in prima persona come Battlefield 1, Battlefield V, Apex Legens ed Overwatch, indubbiamente la tipologia di giochi che valorizza al meglio il potenziale di questo headset.

Durante le sessioni di gioco le abbiamo alternate con altri modelli di cuffie chiuse stereo che avevamo a disposizione in redazione e, in tutti i casi, si è manifestata una differenza in favore delle nuove ROG.

Sebbene, comunque, la modalità stereo fornisca già di base delle ottime indicazioni in termini di spazialità dell'audio, con le Theta 7.1 la sensazione di avere suoni che arrivano da molteplici direzioni è piuttosto evidente, specie in alcune situazioni.

Non siamo difronte ad un "soundstage" particolarmente ampio come quello che possiamo avere con un paio di cuffie tipo "open back" ma, ad ogni modo, i rumori derivanti da passi, esplosioni e mezzi che ci circondano ad una certa distanza, assumono tutta un'altra energia e, soprattutto, vengono riprodotti in modo naturale, cosa che molto spesso invece non avviene con le virtualizzazioni surround.

Pur non raggiungendo di certo i livelli che si possono ottenere con un impianto surround reale esterno, abbiamo trovato le Theta 7.1 estremamente divertenti e in grado di offrire un'esperienza difficilmente riscontrabile con la maggior parte delle cuffie stereo chiuse su piazza a patto, ovviamente, che il gioco in questione implementi il surround in modo ottimale.


Microfono

Di base la resa del microfono delle ROG Theta 7.1 è piuttosto buona, ma non sorprendente, soprattutto guardando alla fascia di prezzo.

Quello che ci ha particolarmente impressionato, invece, è il sistema di cancellazione dei rumori intelligente di cui è dotato.

Una volta attivo, sebbene la voce risulterà inevitabilmente ancora meno naturale, la soppressione dei rumori ambientali è davvero notevole e rende questo microfono integrato adatto come pochi per l'utilizzo in un contesto particolarmente affollato e chiassoso.