ASUS ROG Swift PG259QNR

4. Resa cromatica

In questa sezione andremo ad analizzare il comportamento del pannello così da comprendere le potenzialità del ROG Swift PG259QNR sia out of the box, sia post calibrazione.

Metodologia di Test

Prima di eseguire i test abbiamo ripristinato a default le impostazioni della scheda grafica oltre ad aver disabilitato qualsiasi profilo ICC già presente sul sistema.

Come hardware di misurazione e calibrazione è stato scelto il colorimetro X-rite i1 Display Pro, abbinato ad un'ampia suite di software per svolgere tutte le dovute misurazioni e operazioni di calibrazione.

Tra questi citiamo il software proprietario i1Profiler e DisplayCal, disponibile in forma gratuita a tutto il pubblico.

Seguono i test e i relativi obiettivi:

Cromaticità - rappresentazione bidimensionale della gamma cromatica all'interno del diagramma CIE prendendo come riferimento lo spazio colore sRGB. All'interno di questa sezione saranno anche misurati i valori di accuratezza cromatica DeltaE.

Temperatura, luminanza e white point - puntiamo ad una luce neutra di 6500K, riferimento di luce diurna naturale.

Uniformità pannello - analizzeremo l'uniformità dei bianchi e dei neri, prestando particolare attenzione ai punti di criticità della tipologia di pannello in questione.

Impostazioni di fabbrica e test

Questa sessione sarà insolitamente breve, sicuramente non per una lacuna a livello di redazione ma, piuttosto, per l'eccellente lavoro svolto da ASUS con la calibrazione di fabbrica, documentata nell'allegato in confezione che riportiamo qui sotto.

 

Il foglio riporta parametri a dir poco strabilianti e non esistono parole diverse da "perfetto" per definire un dE<1 e una Gamma spaccata ai 2.2.

A questo punto non ci resta che verificare quanto specificato sottolineando, però, un paio di cose: il monitor in questione non ha alcun senso di esistere al di fuori dell'utilizzo gaming competitivo e per questo i nostri test saranno eseguiti ad un refresh rate nativo di 360Hz ed una luminosità di 320 cd/m², in quanto parametri ideale di utilizzo.

Rimarremo sempre all'interno del preset Racing che, anche su altri monitor ASUS, si è sempre dimostrato il più equilibrato tra resa visiva e prestazioni.

Per questo ribadiamo il disclaimer del produttore: i risultati potrebbero variare in base alle procedure di test, all'attrezzatura utilizzata e/o i parametri di misurazione.

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I parametri registrati dalle nostre misurazioni rientrano nel margine minimo d'errore confermando quindi l'egregio lavoro fatto da ASUS, che ci permette di affermare che questa è la più alta accuratezza cromatica mai vista out of the box su un prodotto categorizzato destinato al mondo gaming.

Ad essere del tutto pignoli, il DeltaE medio è addirittura di 0.09 punti inferiore rispetto a quanto riportato dal produttore, mentre perdiamo qualcosa a livello di Gamma e la temperatura misurata risulta leggermente fuori scala, con una deviazione di circa 1.8% se messa a confronto con il parametro di riferimento.

Il contrasto è nella media per quanto riguarda la tecnologia IPS e, comunque, più che sufficiente per garantire un'esperienza gradevole.

E volendo proprio cercare l'ago nel pagliaio, portiamo all'attenzione del lettore lo spazio colore sRGB che copre solo il 94.35% dell'intera area di riferimento, con una leggera tendenza verso le tonalità blu.

Assolutamente nulla che possa compromettere l'esperienza dell'utente con questo monitor che, è bene ricordarlo, non è un prodotto per designer o artisti.

Per chiarezza, specifichiamo anche che con questi parametri di calibrazione dilettarsi in editing amatoriale o semi-professionale di contenuti digitali sul PG259QNR è tutt'altro che un sacrilegio.

Affermiamo senza remore, quindi, che si tratta di uno dei migliori monitor "gaming" 1080p per i creatori di contenuti web.

Calibrazione

Nonostante i parametri di cui abbiamo appena discusso siano già vicini alla perfezione, è comunque doveroso procedere con il processo di calibrazione per capire quanto margine di miglioramento offra questo già eccezionale pannello.

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Come da aspettativa, dopo qualche ciclo di calibrazione software ed un leggero ritocco manuale a livello di OSD, siamo riusciti a sistemare quei parametri che risultavano lievemente sfalsati.

La temperatura di colore è praticamente a 6500K senza ulteriore spazio di miglioramento e la gamma si è allineata ai 2.2 come da specifica (anche se notiamo una piccola anomalia a livello di grafico, forse dovuta ad un errore software).

Come se non bastasse, il già impressionante 0.8 DeltaE si è abbassato raggiungendo un ulteriore traguardo di 0.5.

Senza altro da aggiungere procediamo con gli altri test di routine.

Uniformità pannello

Andiamo ora a verificare l'omogeneità del pannello, in particolar modo nei punti di maggiore criticità ovvero le tonalità chiare e scure.

Nonostante non abbia un grosso impatto all'interno dei giochi, specialmente su titoli eSport solitamente caratterizzati da colori sgargianti e uniformi, è comunque importante mettere in evidenza eventuali differenze nelle zone di retroilluminazione del pannello.

Ricordiamo, inoltre, che i test servono esclusivamente a rappresentare la qualità del pannello utilizzato.

Nonostante sia sempre presente una componente aleatoria, difficilmente due esemplari del medesimo pannello offriranno prestazioni radicalmente diverse tra loro, specialmente su monitor di un certo livello.

 

 

Dalle due infografiche notiamo che la parte alta è la meno consistente dell'intero pannello, anche se parliamo di una differenza minima che, anche nel punto di picco, rimane estremamente contenuta.

ATTENZIONE: vogliamo specificare che i grafici di cui sopra sono una rappresentazione digitale ricavata da misurazioni effettuate tramite colorimetro e non una fotografia dello schermo, pertanto le tonalità di grigio scelte svolgono uno scopo puramente grafico e non indicativo del reale colore mostrato dal monitor.

 

Ci spiace dovervi propinare un altro disclaimer, ma è più che doveroso prima di poter procedere.

Per la natura tecnica della fotografia soprastante, necessariamente realizzata in una situazione di totale oscurità, ogni minima differenza luminosa all'interno del pannello viene notevolmente accentuata in fase di digitalizzazione.

Per evitare i classici fraintendimenti naturalmente conseguenti a fotografie che non rappresentano la realtà, ci teniamo a specificare che all'occhio umano il pannello è quasi del tutto nero con qualche lievissima differenza di tonalità nei punti e nelle misure indicate dal grafico del paragrafo precedente e che l'unica evidenza di Backlight Bleed la si ha nella parte inferiore destra con un fenomeno estremamente contenuto.

Non abbiamo da segnalare alcuna traccia significativa di IPS Glow.