6. Prova sul campo


Conclusi i test in laboratorio, è tempo di spostarsi sul campo di gioco per "toccare con mano" punti di forza e debolezze del pannello montato sul ROG Swift OLED PG42UQ.

Di seguito le specifiche tecniche della piattaforma di test utilizzata per l'analisi di questo nuovo monitor.


ASUS ROG Swift OLED PG42UQ 6. Prova sul campo 1 
Componenti
Piattaforma di test
ProcessoreAMD Ryzen 7 5800X3D
Scheda MadreASUS ROG Crosshair VIII Dark Hero
Scheda Video
ASUS ROG STRIX RTX 3080 Ti OC
RAMCORSAIR Dominator Platinum RGB 3600MHz 32GB
SSD CORSAIR MP600 PRO 1TB
HDDSeagate Barracuda 4TB 7200RPM
AlimentatoreCORSAIR HX1500i
S.O.
Windows 11 Pro 64 bit
Driver installati
NVIDIA GeForce 526.47 WHQL


Test in gioco - Call of Duty: Modern Warfare 2

Prima scelta fra tutti è il nuovissimo Call of Duty: Modern Warfare II, la cui campagna offre un livello di realismo estremo, permettendoci, al contempo, di beneficiare dei tempi di risposta da record del nostro pannello.


ASUS ROG Swift OLED PG42UQ 6. Prova sul campo 2 


Il formato 41.5" potrebbe in primo luogo spaventare, e sicuramente non è particolarmente appropriato per la scena competitiva, ma il livello di immersone che dona un display di queste dimensioni è impareggiabile.

Grazie all'alta risoluzione, i colori brillanti e i neri assoluti siamo stati in grado di gustarci a pieno la stupenda campagna di MW2, con riguardo particolare per le scene di chiaroscuro che vengono messe in risalto dal pannello OLED.

Passando al multiplayer, non si può fare a meno di notare la totale assenza di ghosting e la reattività dei pixel.

Pur operando ad un refresh rate leggermente sotto lo standard medio di mercato, il PG42UQ riesce a regalare immagini perfettamente limpide in ogni frangente.

ASUS, comunque, non si è dimenticata degli affezionali al mondo eSport e ha inserito all'interno del software di controllo le modalità "Aspect Control" che consentono di ridurre la schermata di gioco effettiva ad una porzione a scelta dello schermo, con una selezione tra i principali formati 24", 27", 1:1 o 34" Ultrawide.

Ciò, in combinazione con i neri assoluti del pannello OLED, permette di ricavare all'interno di una finestra evidentemente troppo ampia per il gaming competitivo, una porzione attiva esattamente equivalente ad un monitor tra i formati in elenco, decisamente più appetibile per le arene online.


Test in gioco - Cyberpunk 2077

Passiamo su uno dei titoli probabilmente più indicati per sfruttare appieno le potenzialità di questo fantastico pannello: Cyberpunk 2077.

All'interno di Night City il contrasto tra oscurità e luce diventa una componente preponderante rendendo il PG42UQ il monitor perfetto per esaltare ulteriormente questa dualità.

L'ampia diagonale da 41.5" in risoluzione 4K ci consente di fare un proverbiale tuffo nei vicoli stretti e bui della città, aprendosi meravigliosamente di fronte ai grattaceli e le insegne al neon che costellano le grandi piazze.


ASUS ROG Swift OLED PG42UQ 6. Prova sul campo 3 


Il monitor ROG, in modalità standard dynamic range, non raggiunge picchi di luminosità particolarmente elevati, mentre riesce a sprigionare tutta la sua bellezza in modalità HDR toccando gli 800 cd/m2.

Ed è proprio qui che la vasta copertura della gamma DCI-P3 si fa sentire, riuscendo a creare ambienti spettacolari che, mescolandosi alla limpidezza delle immagini, donano al giocatore un'esperienza mai vista prima d'ora.


Test contenuti multimediali HDR

Come per i fratelli LG, anche il ROG Swift PG42UQ è in grado di lasciare a bocca aperta il pubblico grazie al livello di contrasto infinito della tecnologia, specialmente passando in modalità HDR Cinema.


ASUS ROG Swift OLED PG42UQ 6. Prova sul campo 4 


Questo monitor supera la più rosea aspettativa del mondo LCD, raggiungendo un livello di visione che rasenta la perfezione.

Per quanto le alternative Mini LED o FALD cerchino di migliorare la densità di zone di local dimming, per loro non sarà mai possibile raggiungere l'accuratezza dell'illuminazione per-pixel.

A ciò si aggiunge l'esperienza "true black" che accentua ulteriormente gli sgargianti colori a 10-bit del display, raggiungendo il perfetto connubio in ambito HDR.

Analizzando infine a 360 gradi le opzioni di pari livello all'interno del mercato. dobbiamo mettere in risalto due fattori principali: l'assenza dello standard Dolby Vision e la finitura anti-glare adottata da ROG.

Partendo dalla prima, benché il PG42UQ abbia tutte le carte in regola per sfruttare a pieno i metadati DolbyVision, l'azienda opta per una più classica, semplice e meno dispendiosa certificazione HDR10.

Questa scelta è senza dubbio una delle poche caratteristiche discutibile di questo prodotto, specialmente di fronte al crescente interessa a livello di mercato per questa tecnologia.

All'interno del panorama PC citiamo come portabandiera Dolby lo stesso Call of Duty Modern Warfare 2, Halo Infinite e Forza Horizon 5.

A sottolineare questa carenza troviamo le controparti LG che montano il medesimo pannello e, al contrario del PG42UQ, dispongono dello standard Dolby Vision.

Seconda tematica riguarda il coating anti-glare applicato al display, croce e delizia del nostro ROG.

Sebbene, da un lato, la finitura glossy esalti ulteriormente colori, luminosità e contrasto, dall'altra tale opzione applicata ad una soluzione desktop sarebbe risultata un azzardo.

Questo perché il contraltare alle qualità estetiche del lucido è l'alto livello di riflessione dello stesso che avrebbe rischiato di trasformare ogni componente o periferica RGB in un elemento di distrazione chiaramente delineato e riflesso all'interno della finestra di visione.

Considerato quindi il target desktop del PG42UQ, approviamo la scelta fatta da ASUS grazie alla quale potremo sfruttare anche da piccole distanze il monitor senza la paura di rimanere abbagliati da dettagli LED del nostro setup.