4. Vista da vicino - Parte seconda
Per procedere con lo smontaggio della ASUS ROG Strix GeForce RTX 4090 OC sarà necessario, per prima cosa, rimuovere il backplate, fissato alla scheda tramite dieci viti.
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Come si evince dall'immagine, buona parte della superficie del backplate è predisposta alla fuoriuscita dall'aria calda grazie alla presenza di una struttura a griglia sulla quale è serigrafato il logo ROG.
Prima di procedere con la separazione del PCB dovremo rimuovere la staffa delle uscite video, fissata tramite otto viti.
A questo punto basterà rimuovere le quattro viti da quest'ultima per separare completamente il PCB dal dissipatore.
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Per staccare la struttura di rinforzo in acciaio, dal peso pari a 190g, è necessario rimuovere un totale di dieci viti, di cui sei poste nella parte superiore e due posizionate su ciascuno dei lati lunghi.
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Per rimuovere il corpo dissipante non è necessario svitare alcuna vite, basterà infatti sollevare il nastro isolante che fissa i connettori al resto della struttura.
Il peso del solo dissipatore è pari a 1180g ed è uno degli elementi su cui ASUS ha investito maggiormente per la nuova generazione di schede Ada Lovelace: oltre alle sette heatpipes in rame, vi è anche una camera di vapore in grado di dare un notevole contributo a tenere bassa la temperatura della potente GPU.
La superficie del dissipatore, che si occupa non solo di raffreddare la GPU, ma anche il VRM ed i chip di memoria, risulta perfettamente levigata.
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Il tris di ventole da 105mm è fissato al resto della struttura tramite un inserto in alluminio che può essere rimosso svitando otto viti a croce.
Ciascuna delle ventole dispone di quattro viti a croce, le quali devono essere rimosse per sostituire, ad esempio, le singole unità in caso di malfunzionamenti.
Si tratta di unità CF1015U12D prodotte da Everflow, dotate di sette pale particolarmente spesse e due cuscinetti a sfera, che garantiscono una longevità maggiore ed una rumorosità contenuta anche a regimi di rotazione particolarmente elevati.
