6. Layout & PCB


ASUS ROG STRIX GeForce RTX 3090 OC 6. Layout & PCB 1 


ASUS ha utilizzato per i modelli STRIX un PCB custom di generose dimensioni, su cui è presente un VRM design a 22 fasi, di cui 18 dedicate alla GPU e 4 che si occupano dei 24GB di memoria GDDR6X.

La disposizione della sezione di alimentazione, distribuita su entrambi i lati della GPU, è l'unica analogia con il modello Founders, la ROG STRIX GeForce RTX 3090 OC è stata completamente riprogettata senza lesinare su numero e qualità dei componenti.

Come per i precedenti modelli della serie, anche questa scheda segue i rigidi standard dettati dalla tecnologia proprietaria Auto-Extreme, un processo di produzione automatizzato che consente di ottenere un prodotto più affidabile eliminando qualsiasi imprecisione nell'assemblaggio.


ASUS ROG STRIX GeForce RTX 3090 OC 6. Layout & PCB 2 


Al centro del PCB troviamo il processore grafico GA102-300-A1, realizzato per l'occasione da Samsung tramite processo produttivo a 8nm FinFET e dotato di ben 28 miliardi di transistor su una superficie di 628mm².

Il "base clock" della ROG STRIX RTX 3090 OC è di 1395MHz, tuttavia, grazie alla robustissima sezione di alimentazione ed al mastodontico dissipatore, può spingersi in modalità boost fino a ben 1860MHz, ovvero 160MHz in più rispetto ai dati di targa della Founders Edition, che potranno essere incrementati ulteriormente qualora le condizioni operative, temperatura in primis, lo consentano.

La comunicazione con i 24 chip GDDR6X avviene per mezzo di un bus a 384 bit che garantisce una banda passante di 936 GB/s.

La cornice metallica che circonda la GPU serve per distribuire meglio la pressione esercitata dal dissipatore evitando che i movimenti praticati durante le fasi di installazione possano causare danni.

Per migliorare poi l'adesione dell'enorme GPU al PCB sottostante e ridurre la tensione a carico dei contatti elettrici sottostanti, si utilizza da tempo una tecnica tanto semplice quanto efficace: il chip viene letteralmente incollato nei quattro angoli.


ASUS ROG STRIX GeForce RTX 3090 OC 6. Layout & PCB 3 


Per le schede STRIX ASUS si è affidata a Micron per la fornitura dei chip di memoria GDDR6X.

Su questa scheda, infatti, trovano posto ben 24 ICs da 1GB ciascuno di VRAM GDDR6X, 12 per lato, siglati D8BGX e certificati per operare ad una frequenza di 1313MHz (velocità nominale di 21 Gbps) anche se la frequenza di funzionamento è stata fissata in 1219MHz (19,5 Gbps effettivi).


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Sul retro del PCB troviamo, oltre ai restanti 12 moduli di memoria GDDR6X, una cospicua batteria di condensatori.

Sulla destra si nota la fila di condensatori SMD al tantalio (POSCAP), mentre sul retro della GPU troviamo i sei gruppi da 10 condensatori MLCC.


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Le 18+4 fasi, disposte su entrambi i lati della GPU, sono realizzate mediante l'impiego di regolatori DrMOS.

Per l'alimentazione della GPU, ASUS ha scelto integrati prodotti da Texas Instruments, nello specifico i NexFET CSD95481RWJ.

Si tratta di elementi di primissima qualità, capaci di erogare in modo continuato fino a 60A ciascuno, con un'efficienza superiore al 95% (che si traduce in minor calore prodotto) con carico a 30A.

Per i moduli di memoria sono invece stati utilizzati i regolatori prodotti da ON Semiconductor siglati NCP 303151, ognuno dei quali è in grado di sostenere una corrente di 50A.


ASUS ROG STRIX GeForce RTX 3090 OC 6. Layout & PCB 7  ASUS ROG STRIX GeForce RTX 3090 OC 6. Layout & PCB 8 


Per garantire un'adeguata potenza in qualsiasi condizione d'utilizzo, compreso l'overclock sotto azoto liquido, ASUS ha dotato la sua ROG STRIX RTX 3090 OC, come la sorella minore RTX 3080, di ben tre connettori PCI-E da 8pin: la potenza assorbibile raggiunge quindi l'incredibile valore di 525W (inclusi i 75W messi a disposizione dallo slot PCI-E).

Tanta potenza viene "dosata" mediante l'utilizzo di una coppia di controller MP2888A e destinati alla sezione di alimentazione dedicata alla GPU; ogni controller può gestire fino a 10 fasi.

Le 4 fasi destinate all'alimentazione dei moduli di memoria vengono invece gestite da un controller uP9512Q.

Segnaliamo, infine, la presenza di cinque shunt (resistori di basso valore), visibili a ridosso dei connettori PCI-E 8pin, che consentono all'elettronica di controllo di monitorare la corrente in ingresso al fine di intervenire tempestivamente in caso di sovraccarico, e del controller per le ventole ITE 8915FN-56, che mette a disposizione due canali per regolare le unità collegate in base alla temperatura della scheda.