4. Vista da vicino - Parte prima


ASUS ROG STRIX GeForce RTX 3090 OC 4. Vista da vicino - Parte prima 1 


Con l'arrivo di Ampere, ASUS ha deciso di rivoluzionare il design classico della gamma di schede video STRIX che ha caratterizzato le RTX 1000 (Pascal) e le 2000 (Turing), aggiungendo alla livrea total black una serie di inserti in alluminio che contribuiscono a rafforzarne l'immagine premium.

Anche la posizione dei LED RGB è cambiata, passando dal lato dove sono posizionate le ventole a quello frontale, rendendoli ben visibili in una configurazione con la scheda montata orizzontalmente.


ASUS ROG STRIX GeForce RTX 3090 OC 4. Vista da vicino - Parte prima 2 


Gli ingombri sono più che generosi, ben 318,5x140x57,8mm, e anche il peso non è da meno: la struttura, interamente in alluminio, fa segnare alla bilancia 1,8kg.

Il design da 2.9 slot ha inoltre permesso ad ASUS di aumentare complessivamente le dimensioni del dissipatore di oltre il 30% rispetto a quanto visto sulla generazione precedente.


ASUS ROG STRIX GeForce RTX 3090 OC 4. Vista da vicino - Parte prima 3 


La parte attiva del sistema di raffreddamento è composta da un tris di ventole assiali da 100mm con certificazione IP5X, anch'esse modificate rispetto alla serie precedente, con il numero di pale che aumenta a undici per le due ventole ausiliarie e tredici per quella centrale.

La ROG STRIX GeForce RTX 3090 OC dispone anche della modalità 0dB, che permette di tenere inattive le ventole quando la GPU sta lavorando a basso carico, restituendo così una silenziosità estrema quando, ad esempio, si naviga su Internet o si guarda un film.


ASUS ROG STRIX GeForce RTX 3090 OC 4. Vista da vicino - Parte prima 4  ASUS ROG STRIX GeForce RTX 3090 OC 4. Vista da vicino - Parte prima 5 


Il backplate è un altro elemento che si aggiunge alla lunga lista di modifiche apportate da ASUS per la sua nuova gamma di schede video STRIX.

Infatti, rispetto alle due generazioni precedenti, quest'ultimo non presenta alcun tipo di LED RGB e, al centro, mette in mostra il sistema di ritenzione del dissipatore.

L'inserto triangolare in plastica presente nel bundle è adesivo, quindi può essere facilmente inserito nel backplate; certamente apprezzabile l'idea di poter personalizzare la propria scheda, ma modalità e risultato finale stonano, a nostro avviso, con la natura premium del prodotto.

Nonostante la struttura sia rimasta invariata (si tratta sempre di alluminio anodizzato spazzolato e verniciato di nero), nel complesso l'impatto estetico è decisamente più sobrio ed elegante.

Come avremo modo di vedere successivamente, le dimensioni del PCB, se rapportate a quelle della scheda, sono piuttosto contenute e questo ha permesso ad ASUS di sfruttare la zona esterna  destra del backplate per far fuoriuscire l'aria calda, diminuendo notevolmente le temperature del dissipatore e quindi della GPU, soprattutto durante lunghe sessioni di gioco.


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A differenza del modello Founders Edition, la ROG STRIX GeForce RTX 3090 OC è alimentata da ben tre connettori PEG da 8 pin, necessari per soddisfare le proprie esigenze energetiche anche in caso di pesante overclock.


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Analogamente a quanto visto nelle schede della scorsa generazione, ASUS ha dotato la ROG STRIX GeForce RTX 3090 OC del selettore del BIOS, disponibile in modalità Quiet, per favorire una rumorosità contenuta a discapito di temperature leggermente più elevate, o Performance, che incrementa il regime di rotazione delle ventole senza preoccuparsi del conseguente impatto acustico.


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La GeForce RTX 3090 è l'unica scheda di nuova generazione con il supporto multi GPU e, chiaramente, anche nel caso della soluzione proposta da ASUS troviamo il relativo connettore sul lato sinistro della scheda.

A tale proposito segnaliamo che il nuovo NVLink utilizza un protocollo di comunicazione diverso da quello visto sulle Turing, ragion per cui chi volesse usufruire di tale tecnologia deve necessariamente acquistarne uno di nuova generazione.


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Il comparto delle connessioni è leggermente più fornito rispetto a quello del modello Founders Edition integrando, difatti, una HDMI 2.1 in più, per un totale di cinque porte: tre DisplayPort 1.4 e due HDMI 2.1.

Segnaliamo l'assenza di una porta USB-C, presente invece in tutti i modelli della vecchia generazione, con buona pace dei possessori di headset VR.