6. Vista da vicino - Parte prima


ASUS ROG STRIX GeForce GTX 1080 Ti OC 6. Vista da vicino - Parte prima 1 


La STRIX GTX 1080 Ti riprende fedelmente le linee già viste sulle STRIX 1080 e 1070; la cover nera opaca lascia intravedere delle feritoie sotto le quali si celano due guide ottiche per il sistema RGB che diffonderanno per l'intera lunghezza i colori prodotti da altrettanti LED posti in coda alla scheda.

La livrea apparentemente anonima a scheda spenta è stata pensata per potersi adattare ad ogni tipo di configurazione gaming lasciando al sistema di illuminazione RGB Aura Sync il compito di adattare la scheda alla colorazione del nostro sistema.


ASUS ROG STRIX GeForce GTX 1080 Ti OC 6. Vista da vicino - Parte prima 2 


Il dissipatore DirectCU III, visibilmente maggiorato rispetto a quello impiegato da ASUS sulle STRIX 1080 e 1070, stando alle dichiarazioni del produttore ha uno spessore incrementato del 40% ottenendo un risultato di qualche grado inferiore sia in condizioni di raffreddamento attivo che passivo, a fronte di un'occupazione di 2,5 slot.


ASUS ROG STRIX GeForce GTX 1080 Ti OC 6. Vista da vicino - Parte prima 3 


Le tre ventole da 85mm sono dotate di design "Wing Blade" e di modalità di funzionamento "0dB", ovvero rimangono inattive e, quindi, completamente silenziose, sino a che la GPU non raggiunge i 55 °C, temperatura che ne provoca l'attivazione.


ASUS ROG STRIX GeForce GTX 1080 Ti OC 6. Vista da vicino - Parte prima 4 


Decisamente sobrio e funzionale è il backplate in alluminio anodizzato e spazzolato di colore nero, con dettagli in grigio chiaro e dotato del logo ROG con illuminazione RGB Aura.

La copertura lascia a vista il pettine PCI-E, i due connettori dedicati al bridge SLI, i punti di monitoraggio delle principali tensioni, visibili nella parte superiore sinistra, ed un gruppo di condensatori al tantalio posti alle spalle della sezione di alimentazione.

Ricordiamo che per gestire risoluzioni in 4K a 60Hz in configurazioni SLI è necessario un ponte di collegamento ad elevata banda, per cui dovrete dotarvi di un HB Bridge (acquistabile separatamente) che utilizza entrambi i connettori presenti.


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L'utilizzo di un bridge standard, invece, consente l'impiego di più schede, ma tali configurazioni, non essendo più supportate ufficialmente da NVIDIA, potranno essere utilizzate solo in alcuni benchmark della Futuremark.


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Per quanto riguarda la zona di alimentazione, la ASUS ROG STRIX GeForce GTX 1080 Ti è dotata di un doppio connettore PEG 8 pin per soddisfare le esigenze di potenza della nuova GPU NVIDIA anche in caso di overclock.

Entrambi i connettori sono dotati di due LED, uno bianco ed uno rosso, che segnalano, rispettivamente, la presenza o meno del relativo cavo PCI-E a 8 pin.


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Nella foto è possibile osservare una delle caratteristiche peculiari di questa scheda condivisa con l'intera gamma STRIX, ovvero l'ASUS FanConnect, nello specifico due connettori PWM a cui poter collegare altrettante ventole che verranno gestite in modalità automatica sincronizzandole con le tre presenti sul dissipatore.

Considerando che attualmente la VGA è il componente più caldo del sistema, riteniamo che questa soluzione sia un ottimo plus fornito da ASUS permettendoci di collegare le ventole frontali del case, ad esempio, che si attiveranno contemporaneamente con quelle della scheda garantendole, quindi, un ulteriore apporto di aria fresca in caso di necessità.

Un'altra particolarità è rappresentata dal connettore Aura Sync per controllare, in maniera simultanea alla scheda, sistemi di illuminazione esterni compatibili.


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Il software per la gestione dell'illuminazione RGB Aura è perfettamente integrato nell'ecosistema GPU Tweak II ma, trattandosi di un'applicazione stand-alone, può essere lanciato anche da solo.

Numerosi sono gli effetti di illuminazione disponibili, tra i quali vale la pena menzionare quello "Music", che illuminerà la scheda in base ai file audio riprodotti sul PC, e la modalità GPU Temperature, che ne determinerà il colore in base alla temperatura.


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Per quanto riguarda gli ingombri, sebbene la staffa di fissaggio occupi solo due slot, ne sono necessari tre liberi per poter installare la scheda in quanto la cover del dissipatore, con relative ventole, occupa ulteriore spazio.


ASUS ROG STRIX GeForce GTX 1080 Ti OC 6. Vista da vicino - Parte prima 10 Utilizzando in modo combinato i due connettori DP è possibile gestire risoluzioni sino ad 8K, ossia 7680x4320 punti a 60Hz di refresh.

Il segnale analogico (VGA) non è più supportato, motivo per cui, in caso di necessità, dovrete dotarvi di un adattatore attivo.


Per il reparto connessioni segnaliamo che la ASUS ROG STRIX GeForce GTX 1080 Ti OC dispone di due DisplayPort certificate in standard 1.2, ma già compatibili 1.3 e 1.4, due HDMI 2.0b con HDCP 2.2 ed una DVI-D Dual Link.