19. Conclusioni


In occasione della recensione della ASUS ROG Poseidon GTX 1080 Ti avevamo scritto che se l'intenzione non era quella di integrare la scheda in un impianto a liquido, la sorella ad aria, ovvero la ROG STRIX 1080 Ti, sarebbe stata una scelta a nostro avviso migliore, affermazione che ora ribadiamo.

I punti di forza rispetto alla 1080 Ti Founder Edition sono innumerevoli: il dissipatore DirectCU III, decisamente più efficiente anche se più imponente, che consente l'utilizzo della scheda in modalità fanless in condizioni di basso carico, il PCB, completamente riprogettato e irrobustito nella sezione di alimentazione, e ovviamente, le migliori capacità di overclock.

Per chi poi è attento anche al lato "estetico" e desidera un prodotto che si integri in una moderna configurazione con, o senza, illuminazione RGB, il sistema Aura Sync fornisce un deciso plus rispetto alla soluzione monocromatica del dissipatore NVIDIA.

Dal punto di vista costruttivo la scheda è solida e ottimamente progettata, l'unico "neo", se così si può dire, riguarda l'occupazione di quasi tre slot invece dei canonici due di una Founders Edition, aspetto sicuramente marginale, ma che invita a verificare con più attenzione la disposizione degli slot PCI-E della scheda madre in caso desideraste fare uno SLI.

Veniamo ora alla "nota dolente" ovvero il prezzo di commercializzazione che, complice la penuria di GPU data l'impennata della domanda per il mining, ha subito due rialzi consecutivi in pochi giorni portando la scheda a quota 959€.

Sebbene quest'ultimo sia indubbiamente elevato, lo riteniamo comunque giustificato per una scheda di questo livello anche in base a quanto emerso durante la nostra analisi, motivo per cui assegniamo alla ASUS ROG STRIX GeForce GTX 1080 Ti OC il nostro massimo riconoscimento.


VOTO: 5 Stelle


ASUS ROG STRIX GeForce GTX 1080 Ti OC 19. Conclusioni 1 


Si ringraziano ASUS e Drako.it per l'invio della scheda in recensione.


Votazione Finale