3. Viste da vicino - Parte seconda


ASUS ROG STRIX Fusion 300 3. Viste da vicino - Parte seconda 1 


ASUS ha scelto di dotare le nuove ROG STRIX Fusion 300 di un efficace snodo dei padiglioni basculanti che ne consente una rotazione complessiva di circa 100° (90° in un verso e circa 10° dall'altro), migliorando notevolmente il comfort e permettendo di adattarsi in maniera impeccabile, almeno sulla carta, a svariate conformazioni della testa.


ASUS ROG STRIX Fusion 300 3. Viste da vicino - Parte seconda 2 


Una volta rimosse le coperture in schiuma, caratterizzata da un sistema di sgancio poco curato (si tratta del classico bordino ad incastro), si potrà accedere al cuore pulsante di questo headset: una coppia di poderosi driver da ben 50mm.

Il magnete al neodimio è saldamente incassato nella struttura ed è coperto da una placca forata in metallo: si tratta di una delle caratteristiche del sistema "Airtight Chamber Design", che consiste in camere acustiche di dimensioni maggiori ed una serie di elementi in gomma sigillanti per evitare la fuoriuscita di aria, il che dovrebbe garantire una resa sonora piena e con frequenze medio-basse ben caratterizzate.


ASUS ROG STRIX Fusion 300 3. Viste da vicino - Parte seconda 3 


Un'ulteriore caratteristica peculiare delle nuove Fusion 300 è la presenza in bundle di una doppia coppia di padiglioni.

Quello installato di serie, dotato di copertura in similpelle che permette un maggior grado di isolamento, ma provoca anche un maggior surriscaldamento della zona auricolare, e quello aggiuntivo con rivestimento in microfibra, di gran lunga più traspirante ma più difficile da pulire.


ASUS ROG STRIX Fusion 300 3. Viste da vicino - Parte seconda 4 


Il microfono utilizzato è a scomparsa ed è caratterizzato da un'asta in gomma incredibilmente flessibile.

Il sistema consta di una capsula microfonica a condensatore a pattern unidirezionale con una risposta in frequenza di 50 ~ 10000Hz, ideale per la trasmissione del parlato, ed una sensibilità di - 39 ± 3dB.


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Il microfono è inoltre dotato della modalità flip-up mute che consentirà di disattivarlo semplicemente richiudendolo.


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Le cuffie, come già accennato, sono provviste di una doppia connessione di cui una analogica, tramite jack TRRS (quadripolare), in grado di veicolare simultaneamente sia il segnale audio dei driver che quello del microfono.

Questo tipo di connettività è sempre più diffusa e presente ormai su gran parte dei dispositivi elettronici come ultrabook, smartphone, tablet e controller per console da gioco.


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La seconda tipologia di connessione è quella USB tramite cavo micro-USB di tipo B che consentirà l'utilizzo delle Fusion 300 con i tradizionali PC o Mac e di usufruire dell'emulazione surround 7.1.

Entrambi i cavi sono estremamente curati, in quanto realizzati in fibra intrecciata e dotati di connettori placcati oro.


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Un ulteriore vantaggio derivante dall'uso di questo headset tramite connessione USB è dato dall'accattivante illuminazione LED dei padiglioni (non trattandosi di LED RGB, l'unico colore disponibile è il rosso).