14. Videogiochi


Prey

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A distanza di ben 11 anni dal capitolo originale, Prey ritorna più in forma che mai nel remake di Arkhane Studios proponendo meccaniche di gioco completamente riviste rispetto al passato, traendo spunto dai più blasonati Bioshock e System Shock e realizzando un mix assolutamente riuscito ed apprezzato dalla critica e dal pubblico.

Il titolo in questione è sviluppato con il CryENGINE V di Crytek, un motore grafico che non ha certo bisogno di presentazioni.


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Con il primo videogame in prova osserviamo un deciso miglioramento della accoppiata Ryzen 7 2700X e ASUS ROG CROSSHAIR VII HERO (Wi-Fi) rispetto alla piattaforma AMD top di gamma di precedente generazione.

Le prestazioni sono molto vicine a quelle registrate sulle piattaforme Intel e addirittura superiori alla risoluzione di 2560x1440 pixel.


Wolfenstein II

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Wolfenstein II: The New Colossus è il sequel del gettonato FPS di Bethesda Softworks, ambientato in un universo parallelo in cui l'asse ha vinto la seconda guerra mondiale e ha sviluppato delle sofisticate armi futuristiche per dominare il mondo.

Il secondo capitolo cambia ambientazione passando dall'Europa ad un apocalittico scenario dell'anno 1961, in cui gli Stati Uniti sono ormai ridotti a terra di conquista dall'armata nazista dopo la distruzione di Manhattan tramite ordigni nucleari.

L'engine grafico scelto non poteva che essere l'id Tech 6, lo stesso motore utilizzato per lo spettacolare reboot di DOOM del 2016.


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Wolfenstein II predilige maggiormente i processori Intel, anche se entrambe le soluzioni AMD sono vicinissime; a conti fatti non ci sono differenze tali da far propendere verso l'una o l'altra piattaforma.


Far Cry 5

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L'ultimo capitolo della saga di Far Cry torna ai giorni nostri dopo una breve pausa nel paleolitico e ci trasporta nell'entroterra americano per combattere i fanatici seguaci di una setta religiosa ed i suoi fondatori.

Il motore grafico impiegato da Far Cry 5, evoluzione del Dunia Engine, è estremamente valido anche se non ha particolari pretese sui singoli dettagli, ma punta piuttosto a ricreare delle suggestive ambientazioni di gioco riuscendo così a spremere a fondo anche le migliori schede grafiche di ultima generazione.


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In Far Cry 5 il quadro comincia maggiormente a delinearsi, con le due piattaforme Intel decisamente più prestanti di quella AMD, nonostante l'incremento prestazionale ottenuto dall'impiego del nuovo Ryzen 7 2700X.


Battlefield 1

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L'ultima iterazione del Frostbite Engine di EA-DICE, che ricordiamo ha introdotto il supporto alle librerie DirectX 12 ed Async Compute, disegna le ambientazioni del nuovo Battlefield 1, un "ritorno" alle origini per la serie che aveva debuttato con Battlefield 1942.

Presentato come il prequel del primo titolo, Battlefield 1 ci proietta direttamente nelle battaglie di trincea della prima Guerra mondiale così come in scenari aperti dal grande fascino evocativo come il deserto saudita, l'Europa dell'Est e anche l'Italia, mettendoci a disposizione un notevole arsenale di armi e mezzi riprodotti con estrema fedeltà.


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Con Battlefield 1 le differenze tornano ad appianarsi soprattutto alla risoluzione WQHD, mentre in Full HD le soluzioni Intel conservano un discreto vantaggio.


Rise of the Tomb Raider - Modalità Molto alta - HBAO+

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Ad un anno dal reboot della saga, il nuovo videogioco Crystal Dynamics, con protagonista l'eroina Lara Croft, ci trasporterà prima in Siria e poi in Siberia alla ricerca della Tomba del Profeta e della città perduta di Kitez.

Con un gameplay collaudato, unito ad un particolare accento sulle abilità stealth, che garantiscono maggiori possibilità di approccio alle situazioni e l'impiego di strategie diverse, Rise of The Tomb Rider offre un'esperienza "classica", ma al contempo migliorata rispetto ai capitoli precedenti.

Il motore grafico proprietario Horizon supporta i più recenti effetti grafici ed è anche compatibile DirectX 12 offrendo il catalogo completo delle tecniche di miglioramento dell'immagine incluse nella suite NVIDIA GameWorks (tra le altre cose è il primo titolo che dispone di supporto VXAO) e risulta decisamente appagante dal punto di vista grafico anche se tutto ciò, ovviamente, comporta un prezzo da pagare in termini di carico di lavoro sulla GPU


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I risultati ottenuti dalla piattaforma in prova su Rise of the Tomb Raider sono decisamente migliori rispetto a quelli della controparte AMD di precedente generazione, in particolare nei test a risoluzione minore.

Dal confronto con le due piattaforme Intel emerge ancora una volta una leggera superiorità di queste ultime, che appare più marcata nei test Full HD.


GTA V - FXAA - Modalità Very High - NV PCSS/AMD CHSS per le ombre sfumate

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Il quinto capitolo della saga di GTA ha richiesto ben sei anni di sviluppo a Rockstar Studios, che lo aveva annunciato già nel 2009.

Basato sul motore proprietario RAGE (Rockstar Advanced Game Engine), lo stesso utilizzato anche per Max Payne 3, supporta le librerie DirectX 11 ed è impreziosito dai middleware Euphoria e Bullet che si occupano, rispettivamente, delle animazioni dei personaggi e della fisica nel gioco.

Coadiuvato da una massiccia modalità online, questo "simulatore di vita da gangster" dispone su PC di un'elevata qualità grafica e di un sistema di impostazioni così "granulari" da permettere una regolazione ottimale di tutti i parametri per ottenere il giusto compromesso tra resa visiva e prestazioni.

Nelle schermate sottostanti abbiamo evidenziato le impostazioni da noi utilizzate che, con una elevata qualità visiva, garantiscono comunque una ottima fluidità del titolo sino a 2560x1440, ovviamente a patto di utilizzare una scheda grafica di fascia alta.


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Ancora una volta i processori Intel offrono qualche fotogramma in più rispetto alle soluzioni AMD anche se il nuovo 2700X, in abbinamento alla ROG CROSSHAIR VII HERO, riesce a ridurre le distanze a circa 6 FPS.


Ashes of the Singularity - Extreme Settings

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Il titolo RTS Stardock e Oxide Games è ambientato in un universo in cui una "singolarità" di natura tecnologica permette agli umani di raggiungere parti dell'universo finora inesplorate.

La corsa alla colonizzazione e allo sfruttamento di nuovi mondi è quindi partita, ma gli avversari, giocatori reali o intelligenze artificiali, non vi renderanno la vita facile.

Basato sul Nitrous Engine, sviluppato sulla base delle API Microsoft DirectX 12, Ashes of The Singularity fa leva sulla massiccia cooperazione tra CPU e GPU per la creazione di scenari densamente popolati di unità che danno al termine "affollato" un nuovo significato.

Tra le particolarità del Nitrous Engine segnaliamo il supporto per Async Compute, per la modalità multi GPU mista, che permette di utilizzare schede di produttori diversi sia come marca che come chip grafico, ed il supporto al rendering parallelo, ovvero la possibilità per ogni core della CPU di dialogare direttamente con la GPU.

Per il test ci siamo avvalsi del benchmark integrato sia per la modalità DirectX 11, sia per quella DirectX 12.


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Su Ashes of the Singularity in DX12 possiamo notare una leggera prevalenza della piattaforma in prova rispetto all'accoppiata Ryzen 7 1800X e FCH X370 ad entrambe le risoluzioni.

Ancora una volta il confronto con le piattaforme Intel vede queste ultime prevalere con distacchi abbastanza consistenti.