Dopo svariati anni vissuti all'ombra di Intel, il 2017 sembra essere finalmente l'anno buono per il riscatto da parte di AMD che, impegnata anche a rivaleggiare con NVIDIA sul fronte delle schede video, aveva perso pesantemente terreno nei confronti dell'eterno rivale per quanto concerne lo sviluppo dei processori.

Con il lancio della nuova architettura Zen, AMD sembra intenzionata a dare del filo da torcere al colosso di Santa Clara, non solo sul fronte dei prezzi, dove a dire il vero è sempre stata abbastanza competitiva, ma anche su quello delle prestazioni, dove le proposte degli ultimi anni non erano mai state in grado di impensierire la controparte Intel.

La prima fase del riscatto di AMD è partita il 2 marzo, con l'immissione sul mercato della famiglia  Ryzen 7 comprendente i modelli 1800X, 1700X e 1700, a cui seguiranno a breve, precisamente in data 11 aprile, i quattro modelli appartenenti alla famiglia Ryzen 5, ovvero il 1600X, 1600, 1500X e 1400.


CPU
 Core ThreadsClock
Turbo
Cache L3
TDP
AMD Ryzen 7 1800X816
3.6GHz
4GHz
16MB95W
AMD Ryzen 7 1700X
8163.4GHz
3.8GHz16MB95W
AMD Ryzen 7 1700
8163GHz3.7GHz16MB65W
AMD Ryzen 5 1600X
6123.6GHz4GHz16MB
95W
AMD Ryzen 5 1600
6123.2GHz3.6GHz16MB95W
AMD Ryzen 5 1500X
483.5GHz
3.7GHz
16MB65W
AMD Ryzen 5 1400483.2GHz3.4GHz
4MB65W


Osservando la tabella delle specifiche possiamo desumere che i nuovi AMD Ryzen puntano forte sul numero di core offerti (che sul modello di punta sono ben otto) e, naturalmente, sulla capacità di gestire in parallelo fino a 16 threads grazie al supporto alla tecnologia SMT.

A differenza del recente passato, dove AMD cercava di compensare i bassi valori dell'IPC delle sue CPU incrementando il numero di core, con la nuova architettura ha ottenuto un boost del 52% a livello di istruzioni per singolo ciclo di clock ottenibili dal singolo core offrendo, quindi, un prodotto in grado di garantire prestazioni di ottimo livello anche su quelle applicazioni che non sono in grado di sfruttare tutti i core a disposizione.

Se a questo aggiungiamo un supporto a livello di chipset nettamente migliorato rispetto alle precedenti generazioni di CPU, quindi mainboard in grado di rivaleggiare ad armi pari con le soluzioni Intel, non solo sul fronte della connettività e dell'espandibilità, ma finalmente anche su quello prestazionale di tutti i sottosistemi, possiamo finalmente sperare in un ritorno in grande stile di AMD.

Questo nuovo scenario è stato accolto di buon grado non solo dai clienti affezionati di AMD, ma un po' da tutta l'utenza (sia enthusiast che gaming) che, oltre a trovare finalmente una valida alternativa alle piattaforme Intel, può sperare nel fatto che una sana concorrenza tra i due eterni rivali possa finalmente far abbassare i prezzi.

Come consuetudine al lancio di una nuova architettura, i vari produttori di mainboard hanno sfornato in questo periodo innumerevoli modelli in grado di offrire ai propri clienti la soluzione ottimale per ogni esigenza.

Tra questi, uno dei più attivi è stato sicuramente ASUS con un'offerta composta da nove diverse schede di cui due con chipset X370 (CROSSHAIR VI HERO e PRIME X370-PRO), cinque con chipset B350 (PRIME B350-PLUS, PRIME B350M-A, PRIME B350M-E, PRIME B350M-K e B350 Gaming) e due con chipset A320 (PRIME A320M-K e  A320M-C).


ASUS ROG CROSSHAIR VI HERO 1


Nel corso della recensione odierna andremo ad analizzare l'attuale modello di punta della serie ROG AM4, ovvero la nuova CROSSHAIR VI HERO che sarà testata in abbinamento ad un AMD Ryzen 7 1800X, il tutto perfettamente coadiuvato da una componentistica in grado di completare una piattaforma veramente al top.

La ASUS ROG CROSSHAIR VI HERO è basata sul nuovo chipset AMD X370 ed offre quanto di meglio si possa sperare per un utilizzo sia in ambito gaming che in overclock, strizzando l'occhio anche agli appassionati di modding grazie alle funzioni avanzate di illuminazione ed il supporto al nuovo ecosistema ASUS 3D Print.

La scheda utilizza un form factor ATX (305x244mm) ed è alimentata da un connettore ATX 24 pin e da due EPS (8 pin + 4 pin).

Decisamente robusta la sezione di alimentazione a 8+4 fasi, denominata Extreme Engine Digi+, che utilizza componentistica di indubbia qualità in grado di assicurare la massima stabilità in ogni condizione di utilizzo ed una durata superiore alla media.

La Crosshair VI HERO offre anche ottime doti di connettività potendo contare su otto porte SATA III, otto USB 3.0 più due ricavabili via header, sei porte USB 2.0, tre USB 3.1 (di cui una dedicata al pannello frontale) ed un connettore M.2 PCIe 3.0 x4.

I quattro slot DIMM DDR4 di cui è dotata supportano fino a 64GB di RAM con una frequenza di 3200MHz (OC) in modalità dual channel, mentre i due slot PCI Express 3.0 x16 consentono di realizzare configurazioni NVIDIA SLI o AMD CrossFireX con un massimo di due VGA.

I comparti audio e networking, poi, sono di primissimo livello, progettati entrambi per garantire all'utente la migliore esperienza possibile in ambito gaming.

Infine è presente anche il collaudato sistema di illuminazione a LED AURA RGB, caratteristica ormai imprescindibile su tutte le mainboard con marchio ROG, oltre al consueto ricco corredo software per far rendere al massimo ciascun comparto della scheda.