2. Visto da vicino


AORUS THUNDER M7 2. Visto da vicino 1 


Nonostante gli evidenti dettagli insoliti, l'AORUS THUNDER M7 è costruito secondo i normali canoni di un mouse Palm grip, l'unico tipo di presa che consente di avere il pollice libero, permettendo, di conseguenza, l'uso di eventuali tasti aggiuntivi.

Dei 16 tasti programmabili, 8 sono disposti sul lato destro a portata di pollice e indice.


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Uno dei dettagli più strani che abbiamo mai scorto su un mouse è proprio questo gruppo di collettori: un elemento che ha un funzione puramente estetica, ovviamente, ma comunque riuscita.

Vicino al margine, troviamo un altro dei 16 tasti disponibili in totale sul THUNDER M7.


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La scocca bicolore può far pensare ad una diversità dei materiali utilizzati, ma la tipologia di finitura è la stessa su entrambi i versanti e, per tale motivo, il grip è comunque omogeneo su tutta la superficie.

Al tatto la superficie appare come un soft-touch di qualità comparabile ad alcuni recenti modelli da noi provati, completamente "anti impronte" ed immune dal fenomeno di deterioramento estetico che solitamente si manifesta nei primi giorni di utilizzo.

Da notare anche come queste ultime formulazioni siano molto meno "gommose" al tatto rispetto a quanto si potrebbe provare con un mouse gaming di precedente generazione.


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Il profilo anteriore è ad onda, come solito per un mouse Palm, con un frontale decisamente alto in rapporto alle dimensioni complessive.


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Abbiamo poco da dire circa il design della base, che abbiamo provato essere sufficiente per assicurare al THUNDER la stabilità necessaria in gioco.

Il sensore laser da 8200 DPI, con tutta probabilità un Avago ADNS-9800, è posizionato centralmente in posizione avanzata.

Assente un compartimento per zavorre aggiuntive, ma alla luce di un peso nella media e perfettamente gestibile, possiamo farci una ragione di tale scelta tecnica.


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Dopo 1.8 metri di cavo cordato resistente a tagli e piegature, troviamo un connettore USB placcato in oro, preceduto da un nucleo di ferrite atto a contenere gli effetti di eventuali induzioni.


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Con l'aiuto del software AORUS Macro Engine è possibile regolare il colore dei LED solo per la zona della rotellina, mentre rimarrà sempre dello stesso blu la colorazione alla base e del selettore dei DPI.

C'è tuttavia un'altra zona che seguirà il colore impostato secondo le proprie preferenze ...


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Il logo AORUS, "nascosto" all'interno del mouse e visibile da una certa angolazione attraverso la parte di scocca trasparente, è una vera chicca per chi bada ai dettagli!